L’unica recensione di Mario 3D All-Stars che non parla di Mario 3D All-Stars,
ma di come sia una supercazzola.

Giocando Mario 3D All-Stars ho capito una cosa: le raccolte di videogiochi non servono grossomodo a un cazzo. Si oh, l’importanza della memoria storica, la retrocompatibilità e tutte quelle comunistate li. Belle, ci credo pure. Davvero. Però gira che ti rigira quando compri delle raccolte di videogiochi lo fai per un motivo. Quel motivo si chiama nostalgia. E non c’è niente di male, eh. Non ce lo avevano mica spiegato com’era invecchiare. Lo stiamo scoprendo ora e ci fa una paura fottuta, perché scoprire che se non dormi almeno 6 ore la notte sei da buttare via ti fa rimpiangere praticamente qualunque momento dei precedenti trent’anni, pure le interrogazioni di Fisica col prof che ti prendeva per il culo. Se ti manca quello stronzo, figurati cosa può essere Super Mario 64.

Portandomi Super Mario 64 così com’era su Nintendo 64 ma su Switch non me lo stai restituendo, me lo stai destituendo

Stai cercando la nostalgia, quell’escapismo che guarda al tuo passato e ti riporta indietro a qualche versione precedente che è ancora li. Perché non si scappa mai davvero. Quella volta che avevi 7 o 8 anni e, per puro culo, capivi che per battere King Bob-omb dovevi letteralmente prenderlo a pugni sul culo. Il problema non è che è una cosa impossibile, perché di quello non te ne frega un cazzo. Come non frega a me. Il problema è che giocare Super Mario 64 emulato così come lo hanno proposto su Switch non è come farlo su Nintendo 64. Non ha lo stesso feeling, non hai le stesse sensazioni tu. È un’Uncanny Valley emozionale, senti che dovresti provare certe cose ma semplicemente non le provi. La memoria muscolare manda quegli stimoli ma a schermo succede un’altra cosa, è tutto molto più impacciato.

In parte è perchè la memoria è un supporto inaffidabile, ok. Qualcuno si ricorda fighissimo Dragon Ball Z Ultimate Battle 22, quindi figurati cosa può essere Super Mario 64 (l’avevo già detto?). Però il problema grosso è che è stiamo parlando di una raccolta di videogiochi che li porta veramente di cazzo, su Switch. Perché ripropone gli originali in modo fedele su un hardware che non è l’originale.

Vi diranno che siete cambiati voi, che i giochi inclusi in Super Mario 3D All-Stars sono gli stessi. Il problema sta tra lo schermo e la sedia, come quando si parla di sicurezza informatica in un’azienda dove gli utonti tengono un post-it con le password incollato sul monitor.

Vi diranno che siete cambiati voi. Minchiate da nintendrone che vuol giustificare l'ingiustificabile

La verità è banale, semplice, disarmante. Cattiva, come solo la verità sa esserlo. Le raccolte di videogiochi non saranno mai come gli originali. Portandomi Super Mario 64 così com’era su Nintendo 64 ma su Switch non me lo stai restituendo, me lo stai destituendo. Vuoi davvero darmi la possibilità di evadere, di tornare anche solo per un momento il bambino che ero? Fammi un cazzo di remake. Perché davanti a quello di Shadow of the Colossus mi sono sentito esattamente come la prima volta che l’ho giocato. E non è perché Ueda è Ueda e gli altri non sono un cazzo, no. È successo anche con la Reignited Trilogy di Spyro, sono tornato a quel pomeriggio di un sacco di anni, case e chilometri fa dove avevo la febbre e ci ho giocato per quattro ore consecutive. Il mio primo chiusone. Me lo ricordo ancora. Me lo ricorderò per sempre.

Alla fine c’ha ragione Andrea. Se vuoi giocare l’originale giocati l’originale. È l’unico modo in cui puoi sperare davvero di tornare indietro. L’emulazione è una risposta di comodo, l’ennesimo compromesso in una vita che ci costringe a farne di continuo per tirare avanti.
O torni indietro tu o porti avanti il gioco, non c’è un cazzo da fare.

Magari risolvendo pure quelle due o tre magagne che c’erano nell’originale. In un certo senso Super Mario 3D All-Stars mi ha fatto capire quanto sia importante BluePoint Games al giorno d’oggi. Mi ha fomentato ancora di più l’hype per Demon’s Souls.
Forse c’han ragione a dire che sono un sonaro.

Intanto che aspetto, continuo a fare dentro-e-fuori da ‘sto Mario 64
troppo uguale all’originale per essere come l’originale…

quanto spendere
60 /60€
bignami per pigri
Si, due ludomanti su 5 e prezzo pieno. Non ha un cazzo di senso. Come quest'ennesima raccolta di videogiochi, come la tua vita. Te la devi comprare e ti fai anche inculare, sperando che come un Animus ti permetta di rivivere ricordi e sensazioni. Solo che l'Animus, quello vero, è quel cazzo di Nintendo 64 attaccato alla presa scart di quel tubo catodico che tieni in cantina. Quello funziona davvero, ti riporta davvero indietro. Anche solo per una domenica pomeriggio, prima di tornare a scuola lavoro lunedì....
top&flop
> Mario 64 sarà per sempre perfetto, come la tua cotta delle elementari
> Non c'è più Wiimote, 5 spazio-temporale col te adolescente

> È l'ennesima tassa sulla tua infanzia che Nintendo ti estorce a cazzo