Gualtiero Cannarsi è meglio di Square Enix. E no, non è un titolo clickbait, provocatorio o la solita supercazzola in stile Gameromancer che inizia dicendo una cosa e finisce sostenendone l’opposto. Non è il solito ci hai creduto, naso di velluto stile “Detroit Become Human è cyberpunk al suo massimo“. Sono davvero convinto che guardando il remake di Final Fantasy VII si possa tranquillamente dire che Cannarsi abbia avuto più palle di Square Enix, messo nella stessa situazione. E se avrete la pazienza di leggere il pezzo da cima a fondo, invece di fermarvi alla headline, vedrete che io so io e voi non siete un cazzo concorderete con me.
Riassunto per non-nerdacci: mentre voi eravate impegnati a giacere con il/la vostro/a consorte – e scrivo così perché MrWolf potrebbe infartare davanti ad un asterisco – Square Enix pubblica la demo di Final Fantasy 7 Remake e viene fuori che i sottotitoli italiani non c’entrano un cazzo con quelli in inglese. E con “un cazzo” intendo letteralmente un cazzo, del tipo che Barret è estremamente più neg… Cromaticamente svantaggiato. La prima reazione di tutti è stata quella di dare addosso a chi ha seguito la localizzazione in italiano del gioco. Perché si sa, siamo degli esterofili di merda e l’idea che possa essere colpa degli inglesi non ci viene mai. Qualcuno di voi stronzi probabilmente ha pure avuto un’erezione durante la Brexit, che ve lo dico a fare.
‘Sto gioco a sentir noi giocatori è un carnaio. Tifa ha le tette troppo piccole. Square ha Disney-Censurato Avalanche, vi risparmio le battute su Kingdom Hearts 3 di merda. Queste facce di cazzo hanno diviso un gioco in non si sa ancora quante parti da 70 euro. E poco importa se un gioco grande quanto Final Fantasy VII, ma con la qualità di Final Fantasy 7 remake, sia insostenibile. Poi viene fuori nell’ordine che non c’è censura manco per sbaglio, che a giudicare dalla demo quei 70 euro sembrano super-giustificati e che, ma guarda un po’, l’adattamento italiano si rifà direttamente al giapponese. E noi come al solito ci dimostriamo delle bestie che non si meritano i videogiochi.
Ma quindi Gualtiero Cannarsi cazzocentra con Square Enix, a questo punto? Facile. Cannarsi nella stessa situazione ha fatto la cosa giusta. O meglio, quella che se il primo adattamento di Evangelion fosse stato effettivamente una merda sarebbe stata la cosa giusta. Il problema di Final Fantasy VII in inglese è che Square Soft all’epoca, in buona sostanza, ha fatto una cazzata dietro l’altra. C’è già un pezzo su I Love Videogames che tratta ‘sta cosa nel dettaglio, cliccate e fatevi una cultura. Hanno sbagliato lo sbagliabile, e anche la questione del nome di Aerith, quella che ormai sappiamo tutti, in realtà nasconde un errore ancora più macroscopico.
Ed è una cosa che possiamo dire a ragion veduta, perché è esattamente quello che Gualtierone ha fatto con Evangelion. Ben sapendo che per i fan non c’era nessun tipo di problema, che a nessuno fregava nulla che la traduzione usata per “Shito” fosse “Angelo” e che cambiarla avrebbe fatto girare le palle a tutti, è andato dritto per la sua strada. Nella sua testa c’era un problema e, fanculo a tutti quegli illetterati che non se ne erano resi conto, il problema andava affrontato. Andava risolto. E poco importa se poi il problema era solo nella sua testa e che il nuovo adattamento fosse ridicolo. Cannarsi ha avuto il coraggio di fare un gesto estremo sfidando i fan, Square Enix molto semplicemente no.
Era l’occasione perfetta per sistemare un sacco di cose – e magari qualcuna verrà sistemata pure, anche se con Nomura non si sa mai – e invece Square ha preferito mantenere una traduzione che sa essere sbagliata (e mediocre) solo perchè è quella che ci ricordiamo. Ha ceduto al fanservice, preferendo dare il contentino a dei fan che comunque stanno saltando alla gola e rompendo le palle ad ogni occasione possibile, piuttosto che restaurare un titolo che in occidente è uscito storpiato. Ci ha insomma dimostrato quello che sospettavamo un po’ tutti. Questo remake di Final Fantasy VII è prima di tutto un pompino con l’ingoio ai fanboy della serie, quelli che ancora oggi sono convinti che Advent Children sia un ottimo prodotto di animazione. Un’Operazione Nostalgia un po’ meno 101 delle HD Collection di Capcom, ma fatta della stessa pasta.