SegheMentali Top 10 donne cesse giochini

Non ci si può più masturbare su niente. signora mia. Le spiace se appoggio qua il cazzo?

Vieni un po’ a lamentarti adesso del politicamente corretto, stronzo.

Dopo il gameplay reveal di Fable la gente non ne può più. L’ennesima personaggia cozza, wokismi e politicamente corretto che tolgono sempre più spazio ai videogiochi com’erano quando abbiamo iniziato ad amarli. È come quando iniziano a costruire fabbriche lì dove una volta era tutta campagna, solo che noi coltivavamo la patata. Adesso abbiamo Abby di The Last of Us Parte 2. Che pena. Riprendiamoci i nostri spazi, difendiamo il nostro sacro diritto ad averci la sorca on-screen quando compriamo quei videogiochi che poi manco compriamo, perché l’Italia è tipo uno dei mercati più inutili al mondo per il medium e ormai la gente preferisce localizzare i giochi in portoghese. E quindi ecco le 10 donne più cesse di tutti i videogiochi.

1: Tua madre.

Mentalizza quanto ti rode il culo ora che ti ho sfottuto mammina. Le ho appena detto che è un mostro di merda (e per la legge dei grandi numeri se da un albero di pere non cascano mele, pensa un po’ cosa è uscito da quelle tube di Falloppio) in modo gratuito e immotivato. È una cosa che non c’entra nulla con la discussione e non sta aggiungendo nulla al dibattito.

Esattamente come le considerazioni che fai abitualmente sulla tipina di Fable, su quella di Foreskin Forspoken, su Aloy e su chi te pare. È fottutamente irrilevante il loro aspetto. Non è wokismo dirlo. Una Margaret Thatcher più sorca sarebbe stata meno di destra? No.

Io non so chi sia tua madre. Non so se con te ci abbia provato e abbia fallito e la cosa la devasti. Se se ne è battuta i coglioni perché era troppo impegnata con le repliche di Sentieri e i sabati sera con C’è Posta per Te. Non so manco se hai una madre. E comunque l’espressione corretta è Genitore 1.

Però una cosa la so: sei un coglione se pensi che ci stiano imponendo le donne cesse nei giochini per colpa del politicamente corretto

Cosby Suite Larry Zio, esce ancora pure Leisure Suit Larry. Escono i Postal con tutto che hanno già detto quello che avevano da dire. Ci fai o ci sei?

Il mondo funziona che le aziende seguono i cazzo di soldi: finché il soldo lo smuovevano i peli di fica ne hai avuta a profusione ovunque. Adesso che l’industria si è resa conto di essere gestita da tanti piccoli Harvey Weinstein sta provando a darsi una ripulita facendo l’opposto. È tutto in nome dei soldi, non ti vogliono imporre nulla se non di aprire il cazzo di portafoglio.

Ti faccio tra l’altro notare che meno di 6 mesi fa usciva Bayonetta 3. Che non ha venduto un cazzo, tra parentesi, nonostante la protagonista sia probabilmente la cosa più sorca mai realizzata come modello poligonale. Prima ancora uscivamo scemi perché finalmente CD Projekt Red portava The Witcher 3 su PS5 e Series X. Quante ne hai scopate in The Witcher 3? Altro che Rocco invade la Polonia.

Prima ancora usciva Cyberpunk 2077 con una delle scene di sesso più cringe della storia (però oh È TUTTO IN-ENGINE SIGNORA MIA GOTY PURE SE NON SI AVVIA), sono usciti tre Tomb Raider dove Lara Croft non ha una quinta ma è comunque una cazzo di modella di Victoria’s Secret e insomma, mi spieghi dov’è che te stanno a toglie ‘a fregna? È una psicosi tutta tua a cui ti aggrappi perché i tempi cambiano e pure fottutamente alla svelta, e allora ti senti alla deriva in un mondo che non riconosci più.

Non è una scusa, però. Esce ancora un sacco di contenuto fatto “come lo si faceva una volta”. Cazzo, escono ancora giochi per il maledetto Commodore 64.

Che si tratti di giochini gameplay first con il flavor dello SNES o di roba piena di stereotipi e tettone e sessismi vari, c’è tutto. È solo che la narrativa che ti piace non è più quella dominante, e allora smatti.

E questo a casa mia si chiama privilegio, peraltro.