Perché fanculo, il senso di Gameromancer è poter dire le cose così come le penso. Grezze. Senza filtro – e quindi più cancerogene. Poter essere videoludicamente scorretto, insomma. Perché (di nuovo, fanculo) Game Freak ha rotto il cazzo. Ha rotto il cazzo a propinare sempre lo stesso gioco dal ‘96, andando a svecchiare e a migliorare il gameplay – anche se poi nel capitolo dopo le nuove feature spariscono a caso – ma lasciando tutto il resto all’epoca di Game Boy. E gli edifici non in scala, e le dissolvenze a nero al posto delle animazioni, e il post-game che è stato davvero decente solo in Oro e Argento (e remake). 3DS faceva girare Smash Bros, Game Freak non è riuscita a non far laggare i combattimenti con il 3D attivo. Capisci che se poi se ne escono con Pokémon Giallo 25 anni dopo e pretendono di venderlo a prezzo pieno, i coglioni girano.
Quindi ecco, mi sarebbe piaciuto scrivere la rece di Pokémon Let’s Go a puttane. Ma Game Freak nonostante tutto la serie non ce l’ha mandata, a puttane.
La buona notizia è che l’industria ha deciso che gli anni ‘80 hanno scocciato. Basta laser, neon, spalline improponibili, disco e capelli afro. La cattiva notizia è che è partito il grande riciclo degli anni ‘90, e cosa grida più anni ‘90 di Game Boy? E cosa grida “Game Boy” più di Pokémon? (risposta: il Tetris, ma pare che quello l’avessero già prenotato).
E sempre da questo punto di vista poteva aver senso semplificare alcune meccaniche di gioco, togliere le abilità dei Pokémon (posto che cazzo, bastava inserire una Torre Lotta o qualcosa di simile per accontentare pure i giocatori core), come poteva aver senso copincollare il sistema di cattura da Pokémon GO, che l’hanno scorso per 10 minuti hanno giocato praticamente tutti. Funziona in modo abbastanza random e porta a qualche smadonnamento di troppo, ma nel complesso alleggerisce l’esperienza.
Dopo la lega? Praticamente un cazzo, c’è giusto quella fuffata degli specialisti a cercare di tenere vivo il gioco. Meh..
A far gridare al fanculo non sono le cose nuove, ma (nemmeno poi così troppo) paradossalmente quelle vecchie. O perché sembrano più vecchie che mai o perché Game Freak le ha inserite alla cazzo di cane. Nella prima categoria finisce di prepotenza il box, che senza giri di parole è un fottuto casino: Pokemon Let’s Go punta molto sul concetto di acchiappali tutti – personalmente, era da ANNI che non avevo davvero voglia di catturare pokemon selvatici – visto che è il modo più veloce per fare esperienza, e di conseguenza ben presto il PC di Bill si riempie di doppioni. Che poi doppioni non sono, perché se è vero che sono sparite le abilità le nature (per esempio) sono rimaste, e tra una bestia e l’altra cambiano le dimensioni – conta come lo usi, il pokemon, ma visto che hanno introdotto le taglie tanto vale usarle. Bene, l’interfaccia fondamentalmente se ne frega di tutto questo e fa il possibile per rendere macchinoso il riconoscimento dei mostriciattoli da abbandonare (pardon, inviare al prof. Oak in cambio di caramelle).
Nella categoria “funzioni implementate a cazzo di cane” titaneggia su tutti i candidati l’online. Dimenticatevi la TGS: per scambiare online bisogna inserire una password di tre pokemon da condividere con l’amico con cui si intende comunicare, sperare che nessuno abbia scelto la stessa combinazione e poi connettersi. E vale lo stesso per le battaglie. Una parola (oltre al ricorrente fanculo): Perchè?