Piccolo aggiornamento sulla Cancel Culture e sulla dittatura del politicamente corretto: Si sono presi pure Scott Cawthon, creatore di Five Nights at Freddy’s, e vogliono inchiappettarsi pure Michal Kovarik, papà di Factorio. Il primo perché colpevole di aver finanziato Trump e le destre americane. IIl secondo per aver fatto endorsement ad Uncle Bob, programmatore, scrittore e fondatore di Clean Coder Blog in cui dispensa consigli su come scrivere bel codice. E occasionalmente tuona contro il policamente corretto e il pensiero unico. Guardate a che punto siamo arrivati, direte voi e diranno tutti quelli che gonfiano ego e portafogli grazie ai click generati da questo argomento.
Scott Cawthon si è trovato senza ombrello sotto un uragano di merda perché la nutrita fetta di community Queer legata a FNaF gli ha chiesto spiegazioni a proposito delle corpose donazioni a Trump. E a quelle che in America sono e sono state alcune delle figure chiave della lotta contro i diritti LGBT. E a nessuno frega un cazzo del fatto che Cawthon abbia dichiarato che lui vuole davvero bene a tutta la sua community LGBT, questo perché non funziona che in pubblico mi fai la bella faccia amorevole pro inclusività se poi in privato finanzi attivamente quelle persone che preferirebbero vedermi morto o senza diritti perché mi piace il cazzo, mi piace sforbiciare o voglio cambiare sesso.
Perché mai io, membro della comunità LGBT, dovrei darti i miei soldi sapendo che poi li donerai a quelle bestie che li spenderanno per usarli contro di me? Inutile frignare, ti prendi le tue responsabilità ed eviti patetiche arrampicate sugli specchi.
Per quanto riguarda Kovarik, ciò che la stessa comunity di Factorio ha fatto notare è che Uncle Bob (personalità parecchio controversa anche all’interno del mondo di programmazione e sviluppo) è stato più volte protagonista di situazioni parecchio imbarazzanti, tipo quando ha difeso la polizia durante le rivolte del movimento BLM o quando si è schierato in difesa di un manager di Google che pubblicò una nota interna in cui sosteneva che, di fatto, è inutile insegnare alle donne a scrivere codice perché sono evolutivamente svantaggiate per farlo. La sua difesa fu un crogiolo di stronzate sulla monocultura, la censura e la psicopolizia, in the best tradition. Ovviamente seguirono le più classiche delle scuse per cui “ho un sacco di colleghe donne, ho visto un sacco di film al femminile e non sono misogino“.
A Kovarik qualcuno ha fatto notare che, per quanto Factorio potesse essere “solo un giochino” in cui la politica non c’entra (che poi LOL, è letteralmente un videogioco in cui si parla di inquinamento e colonialismo nello spazio), endorsare pubblicamente una figura controversa come Uncle Bob senza minimamente prendere una posizione sulle sue posizioni borderline è di fatto una presa di posizione politica. Apriti cielo. E il nostro simpatico sviluppatore di quartiere si è lanciato in uno stunt pazzesco. Stunt in cui bercia insulti contro la propria community e la Cancel Culture. Un commento così rabboso e violento che gli stessi moderatori del subreddit ufficiale di Factorio hanno dovuto cancellarlo perché non conforme al regolamento della board. Così, per dire.
Che in questo caso sono riconducibili al fatto di aver fatto pubblicità a chi ha causato sofferenza e malumori agli altri con le proprie dichiarazioni pubbliche. Poco importa se Uncle Bob sia un drago nel suo lavoro. Un bigotto resta un bigotto a prescindere dalle proprie capacità. Far finta che tutto questo non sia da tenere in considerazione equivale a voler infilare a forza la testa sotto la sabbia.
Quand’è che smetteremo di chiamarla “cancel cultuire”, dando risalto alle povere vittime del sistema liberale, e cominceremo a chiamarla cultura della responsabilità?
P.S, vi allego qualche scevà. Così vi si tappa la vena e schiumate rabbia nei commenti: ə ə ə ə ə ə ə ə ə ə ə ə ə ə ə
Questo articolo è frutto dell'iniziativa Crowdsourcing sovversivo di Gameromancer. Che è 'sta cosa?