DISCLAIMER: QUESTO ARTICOLO POTREBBE URTARE LA SENSIBILITÀ DI MOLTI MASCHI, CREDO…NON CERTO DEL MACHO ALFA DI TURNO, CHE CONFIDIAMO NON VERRÀ NEANCHE SCALFITO DALLA QUESTIONE.

INTERNO, GIORNO.
Studio di lavoro della Salcazzo s.p.a.

Mɘrill Street sta leggendo sul suo tablet i commenti a base di omobilesbotransfobia riferiti al protagonista dell’ULTIMO TITOLOTM di ENNESIMA AZIENDA SVILUPPATRICE DI VIDEOGIOCHITM.
Il suo gruppo di lavoro rimane ammutolito attorno alla sua algida figura, in un silenzio pregno di timore reverenziale nei confronti di chi sta per tirare giù la Madonna dal cielo a mani nude.
Mbeb (non fatevi ingannare dal nome, certamente non è di origini africane), incapace di leggere il contesto e i segnali dei colleghi, si lascia sfuggire una risata tanto effimera quanto grave.

Ti fa ridere?Mərill apostrofa Mbeb, con l’aria di chi ha tutte le ragioni
per far partire una nuova, seconda Inquisizione.

-“No, n-no, no, no, nooo” trema lui, preso in contropiede in risposta a una azione
che riteneva essere un’inezia. “E’ solo che secondo me sono tutti inutili token,
però che due coglioni che noi videogiocatori normali dobbiamo piegarci
alla lobby gay…cioè, io non ci capisco un cazzo di questa roba!!”

“Di questa roba?” Mɘrill è nerə e sul punto di nuclearizzarlo.

-“O mio dio!” esclamano Lurker e Bystander, consapevoli dell’ormai
inevitabile tempesta che sta per abbattersi sullo sventurato collega.

Parte il monologo di Mərill.

“Ma certo, ho capito! Tu credi che questo non abbia nulla a che vedere con te…
Tu apri i social alla mattina e vedi, non so, Harry Styles sulla copertina di Vogue 2017, o l’italianissimo Damiano dei Måneskin in Etro a Sanremo, o ancora la concept art di [INSERIRE MAIN PROTAGONIST DALL’ASPETTO ANDROGINO/FEMMINEO DI TURNO DI NUOVO GIOCO X] e scegli di manifestare plateale disgusto, perché vuoi gridare al mondo che ti prendi troppo sul serio per curarti di queste nuove derive dell’Ideologia GenderTM

Ma quello che non sai, è che quelle che hai davanti non sono semplicemente fr*ci, lesbiche, travestiti o “indecisi”,
sono ICONE GENDER-FLUID

Vergogna!Per chi non ha a memoria l’iconica scena de Il Diavolo veste Prada, consiglio la walk of shame. Cercei Lannister vi sta aspettando all’incrocio sotto casa.

E sei anche allegramente inconsapevole del fatto che nel 2002 (ma è un discorso valido anche nel 2023, soprattutto in determinate bolle social, ndr) la parola gender-fluid manco esisteva all’interno di un dibattito socio-culturale serio in Italia, se non all’interno dei classici circoletti dell’attivismo queer…eppure c’erano già stati Marsha P. Johnson, sul piccolo schermo dei moti di Stonewall nel 1969, e qualche anno dopo David Bowie, che con la nascita di Ziggy Stardust aveva esportato quella raison d’etre sul grande palcoscenico del broadcast globale, con risultati certamente maggiori, sia in termini di audience che di fandom.

E poi il gender-fluid è rapidamente comparso (o si è scoperto, altra ndr) in quasi tutte le discipline artistiche (si, esiste persino l’architettura queer, bitches); dopo di che si è inserito in tutti i media che consumiamo quotidianamente e alla fine si è infilato anche all’interno del mondo videoludico, dove tu probabilmente lo hai riconosciuto nel cesto delle occasioni di Gamestop, o su una qualunque libreria dei servizi online tipo Steam o Itch.io.

Tuttavia il gender-fluid rappresenta milioni di videogiocatori e non, e innumerevoli modalità per distaccarsi dal binarismo di genere, e siamo ai limiti del comico quando penso che tu sia convinto, denigrandolo, di fare una scelta che ti pone ad estremo baluardo di una mascolinità tossica ipoteticamente devota alla preservazione della specie, quando in realtà indossi jeans strappati e canotta bianca che guarda caso sono quelli che indossano gli attori all’inizio dei miei filmini omoerotici preferiti, e che gli sceneggiatori e i costumisti hanno sapientemente scelto per loro…in mezzo a una pila di roba.

Poi Mɘrill prende un’enorme idropulitrice, piazzata ai fini della trama comodamente sotto la sua scrivania, regola il getto alla massima potenza e spazza via Mbeb e le sue insulse opinioni figlie del più becero sistema patriarcale, arrivando con l’acqua fino agli spettatori delle prime file; coi punti esperienza sale di livello e si evolve, diventando Azumɘrill Street e scordando PISTOLACQUA per imparare IDROPOMPA.

Perché 120 BP STAB, si sa, non è male, anche se
l’accuracy può far decidere un match.

La morale della favola è che, dopo il passaggio del Carnevale del pensiero gender-binario, ci vuole sempre qualcuno che ripulisca la strada dai fottuti coriandoli delle loro (dei bigotti, ndr) opinioni del cazzo. L’amara verità, invece, è che questa storia fino al momento dell’idropulitrice, sarebbe anche potuta sembrare quantomeno verosimile.

Non fosse stato per i nomi di scarsissima fantasia
dei protagonisti della scena…

Questo articolo è frutto dell'iniziativa Crowdsourcing sovversivo di Gameromancer. Che è 'sta cosa?