Loop Hero potrebbe mandare in bancarotta diversi cartelli della droga. Che senso ha farsi se con 14.99€ ti porti a casa un’unica dose che ti dura sostanzialmente per tutto il resto della vita e ti tiene lì per sempre? L’unico difetto di Loop Hero è che non è (ancora?) disponibile per mobile. Sì, starai pensando che giocare sul telefono è da poser del videoludo e alla fine se vuoi giocare in giro te lo pigli su Switch. E io starò pensando che non hai capito un cazzo di come si sta al mondo se consideri Switch una piattaforma portatile. Però non divaghiamo, che siam qua per parlare di bamba la rece di Loop Hero.
Loop Hero è la storia di un mondo che ha smesso di essere tale. La memoria è sparita, e con lei anche la sostanza di oggetti e persone. È rimasto solo il classico eroe da RPG che non si ricorda chi è e davvero poco altro. Tipo un villaggio di tende che s’è radunato attorno alla sua figura e dipende da lui per tirare a campare.
L’eroe chiaramente non ci sta, è deciso a ripristinare la vita come la conosciamo, qualunque essa sia. Che dico io, metti che poi viene fuori che nella vita di prima sei un reietto o boh, c’hai la tessera del PD. Io non me la rischierei e continuerei a vivere in questo loop dove l’attività principale è menare mostri. Cosa che poi in realtà l’eroe fa per i cazzi suoi, perché a noi che stiamo dall’altra parte dello schermo è chiesto solo di gestire le sue risorse.
Impostare le strategie, equipaggiare il loot che viene droppato, giocare le carte che corrispondono a cose del mondo vero. Sì, perché Loop Hero è pure un deck builder, e ogni tanto capita che peschi dal tuo mazzo di carte e inizi a costruire stazioni. Da qui il parallelo col Monopoli. Perché poi ogni volta che passi sopra qualche elemento che hai costruito su si triggera un evento o scatta qualcosa.
Pare quasi di vedere una partita di Yu Gi Oh. Ma non di quelle del gioco di carte, quelle della prima serie dell’anime. Dove le regole si applicavano un po’ alla cazzo e si inventavano combinazioni idiote per cui fondevi mammuth zombie con draghi a tre teste per vederli decomporre. Il sense of wonder delle carte è più o meno quello. C’è una descrizione, sai a grandi linee cosa succede, ma molto di quello che succederà non è documentato.
Metti assieme 9 rocce/montage e si raggrupperanno per formare una cima, che aumenta i PS massimi di un sacco ma genera un’arpia ogni tre giorni. Evoca la villa del Vampiro nei pressi del borgo e diventerà un borgo infestato, per poi ripopolarsi qualche turno dopo e diventare più florido che mai. Non ha senso, ma pare che sotto il dominio del Lord Vampiro la gente prosperi e non arrivino manco più i banditi.
Non c’è tanto altro da dire. La lore è pazzesca, il discorso dei loop perfettamente contestualizzato. L’unica cosa che si appella alla sospensione dell’incredulità è il game over, perché ci credo zero che gli umani rimasti al rifugio nel caso tu muoia arrivino a salvarti considerando che è gente che si sta cacando nelle scarpe. Però ha senso che perdendo coscienza tu il mondo sparisca un po’ alla volta assieme a te, visto che apparentemente sei tu il perno che garantisce l’esistenza di tutto e tutti.
Com’è come non è Loop Hero alla fine ti tiene li. La cosa incredibile è che lo fa facendoti guardare un RPG dove tu imposti solo i parametri e gestisci l’evoluzione del mondo, mentre l’eroe va dritto per i cazzi suoi. Attacca chi vuole e nell’ordine che vuole, e il massimo che puoi fare in battaglia è equipaggiarlo con altra roba che c’hai in inventario.
Giocatelo, Loop Hero. Anche se ti sembra una roba non nelle tue corde. Forse soprattutto in quel caso. È paradossale invitarti ad uscire dal loop della tua zona di comfort giocando un giochino che parla di loop. Ma in realtà Loop Hero parla di come sconfiggere i loop, uscire da una situa di merda che ormai sei abituato a considerare la normalità perché ti sei convinto che in fondo anche tu puoi essere un eroe, anche tu puoi essere il Link della tua storia. Se ci credi abbastanza.