Il tuo ID prego

Fermati subito. Per avere accesso a questa recensione di Foreclosed è necessario mostrare il proprio ID e dimostrare di aver acquisito almeno un po’ di capacità di analisi del testo. Sa, non si sa mai. Lì fuori c’è gente che fa difficoltà a capire la funzione sociale, soprattutto a livello adolescenziale, di un balletto su Tik Tok, figurati quanto può essere complesso per questi stessi individui decifrare un linguaggio come quello di Foreclosed.

Il che è strano, scusami se mi permetto. Viviamo in una società d’immagini che per qualche motivo del cazzo tendono sempre più alla semplificazione estrema. Attenzione, non quella riduzione allo zero fondamentale e necessaria alla crescita del medium come arte; no no, alla pappa pronta trasportata da aereoplanini verdi direttamente negli smartphone dei beoti dalla risata facile. Ed è per questo che è richiesto un ID d’accesso a quest’area di conoscenza: per evitare che quegli stessi adolescenti che sono cresciuti con i fumetti e che da adulti hanno venduto la loro raffinata capacità analitica per un pugno di like su Facebook, inquinino quest’opera evolutiva che fa dei quadri la sua più forte espressione.

Perchè Foreclosed è l'essenza stessa del fumetto, e lo squarcio è già troppo largo.

Hard cover

Ingresso autorizzato. Puoi accedere a quest’area, ma fai attenzione, non potrai fiatare per tutta la durata della presentazione. Anche perché non ha senso, sei ad un click dalla decisione più importante della tua vita, perché rovinare questo momento rompendo il silenzio. Foreclosed stesso è fatto di silenzi e attese. Quei silenzi che si trasformano in gameplay quando un solo movimento a destra o a sinistra in reazione all’urlo “non ti muovere” da dietro le spalle, sancisce la fine della tua storia o il suo proseguimento.

Ed è con questi silenzi che ti accorgi che Foreclosed è cyberpunk al suo massimo. La sua struttura puzzle dei livelli si combina con uno sparatutto in terza persona che sfrutta sia le capacità di mira con le armi da fuoco, sia le abilità di hcacking. In un connubbio perfetto. Un flusso ininterrotto di dati che rende leggero il combattimento. È grezzo. Cyber. Punk.

E poi la storia noir che mai avrei visto inserita così bene in un contesto dove respiri cyberpunk anche solo camminando per strada. Nessun robot impazzito. Nessun rip off di Asimov spacciato per cyberpunk. Storie di umani contro umani con la tecnoligia che fa da motore e collante. Individui contro uno stato che dà libertà fittizie in cambio di soldi e pubblicità sparate direttamente nelle retine.

Ed è direttamente nelle retine che ti arrivano i colori di Foreclosed. Quella cel-shading unito ai pochi colori ma ben mirati che traformando il mondo in un fumetto 3D. Un diorama che non invecchia e che invade i tuoi pensieri per quelle poche ma intense ore di gameplay.

Tutta una bella cornice che prepara allo squarcio nel fumetto e traforma Foreclosed in qualcosa di speciale

Lettering

Uno squarcio avviene quando qualcosa di continuo e stagnante si taglia e esce dalla sua zona di comfort. In quei momenti sei costretto a trovare nuovi estremi per definire l’essenza di ciò che si è frantumato. Succede con le persone. Succede con le storie che partono quasi sempre da una situazione familiare che va a ad aprirsi. Con Foreclosed è successo con i fumetti.

Relegati alla carta, hanno già vissuto uno squarcio quando dalle pagine da sfogliare si è passati al digitale. Quel mostro che per alcuni bonellidi doveva e dovrebbe rovinare la vera essenza del fumetto. Così non è stato e il fumetti hanno dovuto trovare una propria dimensione.

Squarcio.

Everhood
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Frammenti di realtà

Con Foreclosed il fumetto è costretto ha cercare una sua nuova essenza. Non è il primo esponente, certo, Max Payne ha già sperimentato qualcosa. Ma per quanto Forclosed sia un Control più riuscito di quello di Remedy, ha capito cosa rende un fumetto tale: i quadri/vignette.

Nella nostra società per immagini ci siamo dimenticati del formato di una foto o di un disegno. Abitutati all 1:1 di Instagram che solo recentemente ha permesso l’ingresso di altri formati, abbiamo allenato l’occhio a guardare verso il centro e mai a capire ciò che racchiude l’immagine. Scorriamo distratti le nostre bacheche ignari che quella foto funziona perché nel quadrato il culo è perfettamente al centro, chiuso e con focus verso di lui, mentre la foto della tua tipa che tanto ami, non funziona manco per il cazzo perché pende come il cazzo.

Questi quadri la nostra mente li dà quasi per scontati quando leggiamo un fumetto. Lunghi, stretti, larghi, circolari. Uno studio fondamentale che fa la differenza tra chi veramente sa scrivere e chi no. Il gameplay narrativo di Foreclosed si basa su questi quadri. E no, non sono solo mera estetica, senza quei quadri non funzionerebbe proprio il gioco. E’ quasi impossibile da spiegare, perché andrebbe visto con i proprio occhi, ma il movimento con la levetta accompagna il passaggio da quadro a quadro. La pressione di un tasto oscura un pannello e ne apre un altro di un’altra forma.

Uno sfogliare ludico di pagina in pagina che ti costringe a guardare quei riquadri dimenticati dai social.

Sei arrivato alla fine di questo percorso. Hai concluso questa recensione di Forclosed. Mi complimento con te, ora hai capito l’importanza del videogioco. O meglio, dovresti. Perché ciò che davvero fa Foreclosed non è intrattenerti per qualche ora, non è solo raccontarti una storia, è squarciare il fumetto trovandone lo zero. Foreclosed va giocato per capire come si va oltre il videogioco, come si ibridano i medium senza ridicolizzare l’uno o l’altro. Foreclosed va giocato perché poi chi ne scrive è costretto ad essere all’altezza. E’ un bivio, uno squarcio netto. Sei ad un click dalla decisione più importante della tua vita. Cosa scegli?

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