Disclaimer: Lo avrete intuito dal titolo e lo leggerete nuovamente in questa rece di Football Drama, ma a me del calcio non me ne frega una sega. Figuratevi quanto mi importa dei giochi che simulano uno sport che a me non fa ne caldo ne freddo. Non disprezzo il calcio eh? Sia chiaro. Semplicemente non lo seguo ma ne capisco l’importanza come evento pubblico e cazzate varie. Quindi, quello che leggerete NON È roba scritta da un appassionato. NON È roba scritta da chi il calcio lo mastica o lo pratica. E forse proprio per questo motivo questo gioco è ancora più sorprendente…
Se proprio volete il parere di un calciofilo, su Ilovevg il Cummenda ha fatto qualcosa di più pettinato.

La mia selva oscura:

Football Drama. Sono tornato, dopo anni, a guidare una squadra in un gioco di calcio. Era un mito una volta, quando ero più piccolo. Non ricordo neanche perché lo facessi, compagnia probabilmente. Non mi è mai importato in realtà, ho ricordi vaghi, passaggi alti, triangolo, tiri e giocatori più forti di altri solo per dei numeri scritti a lato. Ricordo mio fratello più piccolo, più esperto, più appassionato, che blaterava cose, e io affascinato ammiravo come faceva scambi, comprava giocatori su un’interfaccia spartana e piena di dati.

Ero dubbioso. Cosa avrei dovuto fare con questo gioco? Sarei stato in grado di recensirlo? Eppure aveva la scritta “drama” sopra, nel titolo. Qualcosa mi attirava. Un manageriale di calcio. Non può essere, sento che c’è qualcosa oltre. Qualcosa di oscuro in cui addentrarmi.

La vera partita da giocare non è quella in campo:

Aspettate un attimo! Football Drama inizia con una storia? Niente partita di prova? Niente campo di calcio con giocatori schierati a centro campo mentre intonano l’inno della loro squadra? Dialoghi. Colorati dialoghi, e un gatto. Forse non è così male.

Mi ci ritrovo nell’allenatore Galliano. Filosofo, dubbioso, parla con gli animali. È un cazzone come me.

Una partita. Panico. Ci sono delle carte, buono. Amo i giochi con le carte. Ok, pedine dall’alto e altre stronzate da manageriale di calcio. I comandi però… Sono molto semplici! Non riesco ad annoiarmi, sembra di giocare ad un gioco da tavolo. Parametri intuitivi, disegni. Farei anche mille partite. Ma ho vinto, buono così, per oggi va bene. La vera sfida comincia adesso immagino.

Non avevo torto. Giornalisti, intrighi, echi di un tempo passato non troppo lontano, di un calcio fatto di scommesse, sotterfugi, interviste riportate malamente solo per far scandalo. Il calcio che io del ’96 ho visto solo negli occhi di mio padre, infuriati, perché le partite erano truccate, gli arbitri comprati, gli scheletri negli armadi. Un Football Drama a tutti gli effetti.

Altri dubbi, altri personaggi, altre partite. Ogni giorno combatto per segnare nelle porte della vita e non nella porta a rete del campo. Le sfide per la classifica sono quasi intermezzi tra un atto e un altro di uno spettacolo più grande.

Football Drama ti calcia la realtà oltre il gioco in faccia, e tu non puoi far altro che tentare di pararla per provare a segnare a tua volta.

La mia fine:

Sono arrivato alla conclusione. Il gioco dura poco. Le scelte, però, sono tante. Davvero tante. Non è con la fine della partita che il gioco termina, pare.

Tante cose probabilmente avrei fatto diverse, e non sento di aver concluso la mia storia con la vittoria del campionato. Cosa sarebbe successo se avessi scelto quell’altra risposta? Se avessi perso la partita quella volta? Se fossi stato più stronzo e meno gentile?

Ecco che tornano i dubbi, di nuovo. Ho finito di giocare a Football Drama e tutto è ricaduto come un macigno su di me, sulla mia insicurezza.

Forse è meglio che smetta di giocare con i “se” e cominci un’altra partita.

quanto spendere
5.5 /5.5€
bignami per pigri
Guarderesti uno spettacolo dalla fine? Torna su e leggi tutto, ne vale la pena.
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