DLC #74: La festa de l’Unity
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Che cazzo è successo attorno a Unity e perché dovrebbe preoccuparti almeno un po’. Stronzə.

Unity è diventato la Festa de l’Unità: volemosebene ma tutto di facciata, perché poi la realtà parla di uno scollamento tra le varie parti che assomiglia tantissimo al PD. E “PD” sono pure le iniziali di un’espressione che associa Nostro Signore™ al noto animale di cui non si butta via niente, coincidenze?

Riccitiello ha ritrattato, era tutto uno scherzone e poi dai, in fondo quale azienda piscerebbe e defecherebbe sulla propria clientela in modo così spregevole pretendendo pure di portare a casa la pagnotta? A parte Sony, intendo.

Però intanto i fatti restano che prima di annunciare la mega-manovra monstre dove si chiedevano soldi per ogni copia installata di ogni gioco Made with Unity lui e il resto della board si sono venduti le azioni dell’azienda (si sa mai), e soprattutto resta il fatto che adesso è venuta meno la fiducia tra chi Unity lo vende e chi Unity lo usa.

E senza fiducia sono cazzi amari.

Questo è un DLC, quindi tendenzialmente ci sono meno parolacce. Tendenzialmente, eh. Sappiamo essere pure persone semi-serie, quando la situa lo richiede

Ne abbiamo cianciato un po’ con Pietro Polsinelli, game designer, autore, pazzo scriteriato dietro Football Drama, Roller Drama e altre cosine che non posso nominare perché ho fatto giurin-giuretta – pare che valga quanto un NDA. Ma c’è spazio pure per il punto di vista Corporate, perché la Dottora Maura Saccà fa tanto la sinistroide e poi lavora nelle aziende dabbene dello sviluppo di metaversi e altre cose capitaliste usando proprio Unity. Praticamente è D’Alema. Com’è la situa a quelle latitudini?

Ne vuoi ancora? Nessun problema...