DLC #14: A tu per tu con Kibou
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Timothy and the tower of Mu: da grande voglio essere Koji Igarashi

La scena Indie, negli ultimi anni, è letteralmente deflagrata. È stato (ed è tuttora) un movimento fondamentale per il medium, in quanto è stato capace di dimostrare all’industria e, soprattutto, al pubblico che non servono per forza team di centinaia di persone per sviluppare videogiochi di un certo calibro. C’è però un problema, ed è quello che sempre più sviluppatori si sono lanciati in delle cover senza arte né parte di vecchi videogiochi ad 8 o 16 bit, quasi solo per il gusto di farlo. Non è il caso di Timothy and the tower of Mu, sviluppato dai ragazzi di Kibou Entertainment,che dietro ad una facciata spiccatamente Old School nasconde un’anima ben riconoscibile.

“Si stava meglio quando si stava peggio”

Il DLC di oggi è una chiacchierata con Simone Granata, fondatore di Kibou e Game Director di Timothy and the valley of Mu. È la più classica delle chiacchierate tra amici in cui si finisce a parlare dei classici “eh ma la figa”, “a casa tutto bene” e “cazzo quanto erano fighi i giochini di una volta”. L’unica differenza in questo caso è che uno di questi simpatici amici è andato oltre, e anziché starsene con le mani in mano a parlare di quanto fosse bello Castlevania si è rimboccato le maniche e ha cominciato a farseli da solo, i giochini. Lo fa tra mille intoppi e un sacco di bestemmie, ma ci mette tutta la passione del mondo.

La passione è un aspetto fondamentale quando si parla di Timothy and the tower of Mu, perché quella passione si riesce a percepire davvero quando ci si siede di fronte allo schermo. Con tutti i problemi tecnici che può avere una demo messa su in poche settimane, Timothy and the tower of Mu supera la banalità di tantissima produzione indie contemporanea. L’impressione non è quella di trovarsi di fronte al classico “da grande voglio essere Castlevania”, anzi, il messaggio che passa è che chi ha lavorato a Timothy, da grande, voglia essere Koji Igarashi (ma senza Bloodstained). Autorialità, non una banale cover.

Kibou Needs You

Si da anche il caso che Timothy and the tower of Mu stia competendo in un contest, che in giuria ci sia proprio Koji Igarashi e che avete ancora qualche giorno per giocare alla demo ed eventualmente supportare Kibou Entertainment per portare un po’ di Italia tra le risaie del Giappone.

Siete avvertiti: Timothy and the tower of Mu è un gioco spietato e hardcore nel midollo, ma non lo è per il banale gusto di esserlo. Dietro c’è molto di più: ci sono la filosofia e le idee di un collettivo che è animato dalla passione per ciò che sta facendo.

E fidatevi, si percepisce.

Ne vuoi ancora? Nessun problema...