SegheMentali Aloy te vojo bene assaje

Sono ancora ben lontano dal mettere le mani su Horizon (ad essere più precisi anche dal mettere le mani su una PS5) ma non posso che ringraziare già Aloy per l’incredibile opportunità che sta dando a tutto il medium videoludico. L’opportunità di uscire fuori da sé stesso e farsi portatore di messaggi importanti che per una volta non vengono recepiti solo dagli appassionati ma hanno un respiro ampissimo che può toccare potenzialmente tutti.

Ora però tocca a noi dimostrarci maturi tanto quanto lo è diventata la nostra passione che finalmente sta uscendo pian piano fuori dallo stereotipo di passatempo per bambini, cercando di non autosabotarci per esempio bollando superficialmente la statua esposta a Firenze come mera operazione di marketing, è ovvio sia così, ma questo non squalifica comunque il messaggio di fondo che è quello di spronare ulteriormente il riconoscimento della dignità di essere DONNA nel modo in cui si ritiene più opportuno all’interno della società ed il diritto di essere celebrate per i traguardi raggiunti tanto quanto gli uomini.

Peggio ancora stare a fare gli zoom sul primo piano di Aloy lamentandoci del fatto che abbia la “barba” (normale peluria cutanea in realtà), provate ad avvicinarvi alla vostra ragazza o sorella, potreste restare sorpresi ragazzi miei.

Dimostriamo di non essere bambini nel senso peggiore del termine e mostriamo che è anche grazie ai videogiochi che abbiamo sviluppato una certa sensibilità per temi importanti come questo

Aloy potrebbe diventare uno dei vessilli di questi potenti messaggi, ma il vessillo da solo non basta, è chi lo porta che lo rende credibile o meno.

Sento che questo periodo potrebbe finalmente essere il “68” dei videogiochi, un tempo che in futuro potremmo ricordare come quello in cui è scomparsa la linea di demarcazione immaginaria che la società traccia per distanziare i videogiochi dall’arte, perchè l’arte è la principale cassa di risonanza dei messaggi sociali, ed è proprio questo che è Aloy adesso.

Oppure potremmo mangiarci le mani per l’ennesima occasione persa che questo fantastico medium ci ha dato, cioè di farlo percepire al mondo finalmente per quello che effettivamente è…

ARTE.

Questo articolo è frutto dell'iniziativa Crowdsourcing sovversivo di Gameromancer. Che è 'sta cosa?