Non mi vengono in mente 5€ spesi meglio di quelli con cui ho comprato Extra Coin.
Un po’ life-sim, un po’ sportivo. Un po’ Persona, un po’ Windjammers. Tra le iterazioni del Buon Loop di The Arcade ho visto quello che Internet era e quello che è diventato. Non erano esplicitamente lì. Non c’erano simulacri in pixel art a rappresentarli, log testuali a descriverli. Ne ho sentito la presenza tra gli spazi delle linee di dialogo, ogni volta che un prompt mi faceva scegliere una risposta portandomi a riflettere su Internet come lo vorrei io.
Non si fosse capito Extra Coin mi è piaciuto una madonna. E come tutti i giochi che mi son piaciuti una madonna avrà la sfiga di essere exploitato per raccontare me e non lui in una recensione.
Oggi più che mai mi trovo a desiderare che su Internet esistano delle regole. Giochiamo a questo gioco fatto di avatar e identità più o meno fittizie, perché anche se usi il tuo nome-e-cognome vero in rete non sarai mai chi sei IRL, non saprai mai che quel terrorista di Gameromancer che adesso flexa l’aver scritto il libro più contestato della e dalla Game Critic in realtà sta nascondendo dietro un commento sarcastico quanto cazzo sta male per quello che Internet ogni giorno gli fa, e potrebbe fare ad altre persone per il semplice fatto di essergli vicine.
Servirebbero delle regole. D’altronde sono quelle che impediscono ad una società di andare in pezzi. Nei momenti più bui è facile cedere al mito del sysadmin, l’uomo forte al comando che piace un sacco perché ci solleva da tutte le responsabilità.
Forse è per questo che il sysadmin piace un sacco alla destra. E ormai anche fuori dalla destra, perché immagina che bella deve essere una vita senza la responsabilità di cambiare le cose, dove si trova un nemico di comodo e si continua ad infierire finché all’interno del Loop i problemi spariscono. È colpa degli immigrati, dei fascisti, di Everyeye.
Solo che il sysadmin è fallibile. Come tutti gli esseri umani, che non a caso l’hanno eletto/nominato/si sono scansati quando ha deciso che era una bella giornata per marciare su Roma.
In un mondo perfetto nessun essere umano dovrebbe detenere il potere. Banalità sconcertanti che abbiamo già visto essere fregnacce, perché un mondo dove nessuno detiene il potere, un The Arcade 1.0, l’abbiamo già vissuto ed è finita che qualcuno ne ha approfittato. Hai dato il tuo nome-e-cognome vero alla persona sbagliata che adesso sa chi sei e dove venirti a cercare. Hai preso Steam e lì dove compriamo i giochini hai iniziato a postare svastiche, sapendo che tanto non c’era nessuna autorità a fermarti. Anzi, c’è pure qualche stronzo che ti dice che va bene così, è la libertà di espressione, puttanella, e se sei troppo sensibile per accettarla torna ai tuoi giochini con i pronomi. Anzi no, perché i giochini con i pronomi non li vogliamo sul nostro store. Facciamo le liste di proscrizione coi nomi dei dipendenti di Sweet Baby Inc., così poi quelli del woke possono fare altre liste di proscrizione coi nomi dei traditori che hanno streammato il gioco della scimmia misogina o quello dei maghetti transfobici. Dov’è la differenza?
Mika non si è mai fidata dell’Internet, e dopo averlo vissuto per un po’ sulla sua pelle ha messo in discussione il suo pregiudizio. Perché The Arcade è una fogna, ma c’è del bello e del buono ovunque. Gli esseri umani sono ingegnerizzati così e forse il problema è quello, dispensiamo sia il bene che il male e diventa un troiaio capire se siamo buoni o cattivi.
Io mi sono sempre fidato di The Arcade. È entrato nella mia vita da subito e mi ha portato a fare cose che senza la rete non avrei mai fatto, a conoscere offline gente che senza l’online sarebbe a centinaia di chilometri dal mio cuore. Però inevitabilmente devo mettere in discussione quello che è un pregiudizio. Perché Internet, a volte, sa essere un bel posto, ma poi trovi connessi gli stessi bulli che alle medie ti lanciavano nei bidoni dell’immondizia, solo che adesso hanno il tesserino da pubblicista.
Di Extra Coin arrivati a questo punto non ti ho detto un gran cazzo. A parte quanto costa e quanto ce ne spenderei volentieri pure altri 5, di euro, sicuramente meglio di quelli che ti tocca tirare fuori ogni mese per pagare il canone della TV pubblica che manda on air i bulli di cui sopra. Non ti ho detto un gran cazzo perché Extra Coin per me è stato questo e questa non è una recensione.
Io sono qui solo per capire se abbiamo fatto una cazzata a rendere un’onta cercare il compromesso e se la soluzione non sia un po’ di equilibrio. Dividere il potere tra più sysadmin. Iniziare a responsabilizzarci anche noi, soprattutto dover rispondere davanti a un giudice vero di come ci comportiamo sull’Internet. In qualunque altro luogo pubblico non ti metteresti ad urlare e se lo fai dovresti accollartene le conseguenze. Ne parlava un po’ anche Videoverse l’anno scorso.
Spero che tutto questo ti venda Extra Coin.
Se non te ne frega un cazzo puoi sempre giocare la parte stile Windjammers e power-livellarti le statistiche per vincere facile.