SegheMentali Power to the Payers: la campagna video-ludicamente scorretta

Stanco di dover combattere ogni volta che entri in un negozio di videogiochi? Abbiamo la soluzione che stai cercando...

Stanco di dover dire “no” alla Game Protection ogni volta? Power to the Payers è la campagna che stavi cercando…

Dopo giorni e giorni di ricerche, video di gameplay e recensioni lette hai finalmente deciso come spendere un po’ di grana in videogiochi. È stata dura, ma ce l’hai fatta. E cosa ancora più importante, una nota catena che opera nella distribuzione di intrattenimento (che identificheremo come NotaCatenaDiGiochini™) ha a disposizione una copia usata del gioco. E lo sappiamo benissimo, che un po’ di euro risparmiati fanno comodo di questi tempi.

C’è un piccolo problema: i commessi di NotaCatenaDiGiochini™ non possono fare a meno di cercare di rifilarti a forza una serie di cose di cui non te ne potrebbe fregare di meno. Hai smesso di comprare da loro in negozio soprattutto per quello, ci vai solo per le offerte o quando hai la necessità fisica di avere il gioco tra le mani prima di subito, prima ancora di quando potrebbe recapitartelo Amazon utilizzando Amazon Prime. Questo, purtroppo, è uno di quei casi.

Come difendersi da un commesso testardo che vuole venderti a tutti i costi preordini, protezioni e altri aggeggi? Gameromancer ha la risposta pronta. Ed è una risposta videoludicamente scorretta, ovviamente.

Ebbene si, oggi siamo qui per farvi un grandissimo regalo: la libertà. Libertà dall’insistenza dei commessi, libertà dal dover dare giustificazioni quando si dice no alla Game Protection, libertà di poter andare in negozio, comprare quello che si vuole comprare e basta. La libertà di giocare senza che vi calpestino i testicoli, insomma.

Oggi diamo il potere ai consumatori, a chi esce i soldi.
Power to the Payers


Per approfondire:
Supporta Gameromancer
Power to the Payers è la nostra prima campagna videoludicamente scorretta che potete indossare in qualunque momento, uno specchio-riflesso con cui rispedire al mittente tutte le proposte indecenti dei commessi troppo insistenti. Qualcuno penserà che è una mossa mainstream, da venduti, quasi da comunisti col Rolex che dopo aver messo Che Guevara sulle magliette adesso ci schiaffano sopra anche il Ludomante e la sua fantomatica ribellione. In realtà a noi fondamentalmente viene in tasca un tozzo di pane (letteralmente un euro a maglietta), e se volete supportarci ci sono una cosa come duemila metodi migliori comodamente elencati in una pagina preparata ad-hoc sul sito. Però ci piaceva l’idea della maglietta videoludicamente scorretta, e non abbiamo resistito al richiamo di questo primo Pesce d’Aprile da festeggiare su Gameromancer.com. Lo shop su Spreadshirt – che per la cronaca, propone anche un po’ di altra paccottiglia marchiata Gameromancer – è solo un altro modo per unirsi alla ribellione, ma potevamo mai obbligarvi a spendere per forza 20€ per mandare a fanculo con stile un commesso? In realtà si, ma fingendo che la risposta sia no beccatevi il design della maglietta in versione piratabile. Salvatevelo e stampatevelo, se vi piace l’idea ma volete realizzarla con i vostri mezzi.

power to the payers, la campagna videoludicamente scorretta

Sono Andrew Ryan e sono qui per porvi una domanda: un uomo non ha diritti sul sudore della sua fronte?
No, dice il commesso di Gamestop. Appartiene alla Game Protection.
No, dice il commesso di Mediaworld. Appartiene al Preordine.
No, dice l’uomo di Amazon. Appartiene ai Gadget.
Io rifiuto queste risposte. Piuttosto scelgo qualcosa di diverso. Scelgo l’impossibile. Scelgo… GAMEROMANCER!

(Potrebbe non essere l’esatta citazione di Bioshock)

#WearTheRebellion