Rece Planet of Lana è un more of the same e non me ne frega un cazzo

Spoiler alert: non è che se sei indie devi per forza essere d'essai/artistoide/innovativo. Esiste pure la banalità. E nella banalità a volte c'è del bello

Gli alieni ti hanno mai rovinato la vita?

La conosci anche tu, no? Quella sensazione di ansia tipica dei momenti felici. La paura che qualcosa rovini tutto, che qualcuno o qualcosa ti porti via quelle emozioni sostituendole con altre, con l’ansia quella vera di chi era felice e ora non lo è più, ben peggiore di quella patetica di chi è felice e non si rassegna allo stare bene. È sicuramente successo anche a te. Era l’ennesima giornata di sole non poi così diversa da tutte quelle che ricordi fino a quel momento. La preoccupazione più grande era riuscire a correre abbastanza veloce da stare appresso a tuo fratello (a tua sorella, a tuə cuginə, generi e parentele adesso non c’entrano un cazzo).

Poi sono arrivati gli alieni. E ti chiedi che fine abbia fatto quel sole

Planet of Lana è Limbo che scamma pure Ueda, fine della recensione. Tanto è quello che volevi sapere, no? Com’è il giochino e due stronzate in croce per poterci pontificare sopra pure che non l’hai giocato. Poi magari rompi i coglioni a me perché Control m’ha fatto così cagare da non finirlo e quindi dovrei stare zitto perché non ho visto i credit, magari. Se vuoi una scusa per non giocare Planet of Lana eccotela: non si inventa nominalmente nulla. Ora però facciamo che parliamo delle cose che dovrebbero essere davvero importanti. E altro spoiler alert: l’originalità non è tra queste.

Il punto in Planet of Lana è cosa provi giocando. E in questo il gioco ti guida zero. Si limita a qualche suggestione data dalla direzione artistica, a chiedere l’assist del sonoro parlando una lingua che non capisci ma che puoi intuire, sottolineando certi momenti con suoni e rumori che sta al tuo orecchio mettere in ordine. Se ascolti il podcast sai che qualche settimana fa Igno per qualche motivo s’è reso conto che conosceva il Sound Designer di Planet of Lana e ne abbiamo parlato anche con lui, lasciandoci con un “fatemi sapere poi che ne pensate del sonoro in-game“. Magari era di circostanza. Ma tanto decido io che caratteri digitare nella bozza di WordPress di questo articolo. Per cui rispondo lo stesso: penso che Francesco Ameglio abbia fatto un lavorone di Cristo.

Appunti presi a mano giocando a Planet of Lana per inserirli impunemente nella recensione
Dovreste ringraziarmi per il fatto di non aver scritto tutta la recensione a mano e aver caricato un PDF. Scrivo una merda.
Quanto dura? Planet of Lana è uno di quei giochi fichissimi che dura solo 4 ore, dovrebbe essere un pro in ogni recensione. Che gran ficata i giochi che durano poco. Fanculo le fetch quest e i contenuti pacco.

Giocando Planet of Lana ho provato delle cose. Mi sono sentito uno stronzo quando Mui schiattava perché il gioco mi diceva di premere X e io non mi ricordo mai qual’è il tasto X quando gioco a qualcosa, visto che gioco su 4 piattaforme diverse. Mi sono sentito confuso quando il gioco provava a dire evidentemente qualcosa ma non avevo abbastanza elementi per capire cosa. Elementi che poi arrivati ai titoli di coda comunque non hai, o quantomeno non ho trovato. E quindi su quella tela vuota che è la lore di Planet of Lana ho proiettato la storia che sarebbe piaciuta a me. Non te la posso dire, perché diresti che è spoiler anche se è una speculazione sulla base di sostanzialmente nulla. Quanto mi rompe il cazzo questo discorso sugli spoiler.

Le cose da dire sono queste. Davvero. Non c’è moltissimo altro. Non ho intenzione di mettermi a raccontare degli enigmi o di pontificare su questo e quello e su come siano elementi tratti da altri giochini. È un freebooting di Chahi, e allora? Sono anche d’accordo che una critica competente dovrebbe avere abbastanza memoria da riesumare Chahi in questi casi. Ma basta che lo faccia unə per tuttə, non c’è nessun bisogno che ogni recensione di Planet of Lana ricostruisca il percorso storiografico che c’ha portato qui.

È Another World. Essendo Another World, inevitabilmente richiama anche Fumito Ueda che è il tizio più pop ad aver saccheggiato Another World (e questo la dice già lunga). Anche perché voglio dire, è un puzzle dove per risolvere gli enigmi controlli due personaggi, che la tua memoria personale torni a Ico o a The Last Guardian è inevitabile. Ma se per ipotesi una persona non avesse giocato nulla di tutto questo e davanti a Planet of Lana si emozionasse, quell’emozione varrebbe meno?

Forse per te che riduci il videogioco alle definizioni parruccone dell'accademia sì. Per me stocazzo

È chiaro, se conosci la Storia del Videogioco™ è meglio. Non necessariamente non dici cazzate, ma magari non ti viene da dire durante una live di EveryEye che Bayonetta è il primo Stylish Action della storia. Posto che basterebbe smetterla con questa cosa di dire “il primo gioco che“. Sono abbastanza sicuro che se scaviamo un po’ nella scena PC anni ’80 un antenato di Another World si trovi e viene fuori che è 50 anni che ci raccontiamo puttanate usando Chahi come punto di origine degli assi.

Però detto questo, chiaro, meglio una conoscenza in più che una in meno. Quasi tautologico. Però stringi stringi se iniziamo a mettere paletti e requisiti e a inventarci sistemoni per tenere fuori la gente dalla chiacchiera attorno al medio l’effetto a lungo termine è quello di impoverire il dialogo. Un dialogo già abbastanza povero da dover sopportare chi dice che non ci stanno i dungeon in Tears of The Kingdom, per la cronaca. Mi preoccuperei più di andare a prendere a casa sua chi dice cazzate, piuttosto di quanto devi essere alto per salire sulla giostra della Game Critic.

E capisco che a qualcuno si stringa il culo all’idea che più gente paga il biglietto
e meno sei interessante tu. Ma mi sembra tanto un problema suo.

quanto spendere
20 /20€
bignami per pigri
Se vuoi qualcosa di originale ti compri Katamari. Se no la smetti di fare lə bimbə viziatə e giochi le cose belle senza per forza la pretesa di dire che Somerville era meglio. Sommelierville dei miei coglioni.
top&flop
> Dura 4 ore
> Fa quello che deve fare, e lo fa pure bene

> Stai già menando il cazzo perché l'ha fatto prima Chahi