PitchAGAME 2023 è andato in scena tra il 29 e il 31 marzo. L’idea però nasce molto prima, prima ancora dell’apertura delle candidature a metà febbraio. Nasce da Mario “The Investor” Cortese, che organizza una cosa molto simile per i board game – il Twitch Pitch – con DungeonDice. C’era la voglia di provare a farlo anche per i videogiochi, di provare a dare uno scossone ad una scena italiana che ogni anno si ripete essere arrivata finalmente al suo anno e poi LOLLONE. Di provare a lasciare un segno un po’ più consistente dell’ennesima live di giochini o di un’intervista in podcast coi dev. C’era la voglia di fare qualcosa.
Empathy è un’avventura dinamica in grafica 2D di tipo Metroidvania, ambientata in un mondo post apocalittico in cui l’uomo si è estinto. Il giocatore per navigare nel mondo di gioco controlla un robot chiamato “Empathy”. Per far fronte ai problemi sociali diffuse sempre più tra bambini, nel 2100 la Cina decide di creare un robot in grado di empatizzare al 100% con l’essere umano: Empathy. Tristemente, però, nel 2110 tutti i robot Empathy vengono ritirati dal commercio e disattivati in quanto, secondo l’A.I.D.U (Associazione. Internazionale. Diritti. Umani), l’avere intelligenze artificiali simili all’uomo avrebbero potuto, in un qual modo, creare una rivolta nel futuro. Nell’anno 2300 uno di questi Empathy si riavvia automaticamente.
SeaRing, 2D Action/Adventure disponibile in forma di DEMO sulla piattaforma Steam. È uno story-driven 2D Action/Adventure in pixel art, in cui devi progredire usando un unico incantesimo a tua disposizione, il Sea Ring. Lasciati trasportare in un mondo ricco di lore e unisciti alla Principessa del Mare in una ricerca nostalgica per recuperare la corona perduta di sua madre, diventare regina e risolvere i misteri di un mondo governato dal fuoco.
Nota: demo già disponibile su Steam, per chi fosse interessatə. SeaRing Team è stato anche ospite del DLC #51 del podcast.
Glasshouse è un Survival cRPG interamente ambientato all’interno di un complesso condominiale, all’alba di un inverno nucleare. Il giocatore, nelle veci del nuovo eletto Capo-Condomino, sarà chiamato a gestire il proprio appartamento e le relazioni che intercorrono tra i residenti del complesso.
Dalla necessità di scegliere tra se stessi e il bene comune, Glasshouse trova il suo senso di esistere. FLAT28 mira alla creazione di un nuovo sottogenere ruolistico attraverso la commistione di più tipologie di esperienze ludiche: Survival Game (Pathologic, nella gestione delle risorse e ispirazione letteraria), Avventura Grafica (Monkey Island, nell’esplorazione ambientale e Quest Design) e cRPG (Disco Elysium, nella gestione RPG e nel sistema dialogico).
Nota: c’è già una pagina Steam dove è wishlistabile. Fatelo.
Intrappolata all’interno di misteriose montagne, Thyra deve usare le sue abilità di parkour per trovare una via verso casa. Meravigliosi paesaggi, antichi puzzle norreni e un racconto dimenticato aspetta celato.
Nella Scandinavia del II secolo d.C., Thyra si ritrova intrappolata tra le stupefacenti montagne della sua terra. Una misteriosa crepa verticale è stranamente apparsa sulla facciata di una montagna e Thyra esplora una cavità nascosta per attraversarla verso nuovi paesaggi tentacolari.
Nota: gioco già disponibile in Accesso Anticipato, c’è anche una demo. Tutto su Steam.
The Perfect Pencil è un action adventure con un focus sulla narrazione interattiva ispirato da un’esperienza personale di disturbo d’ansia. Il gioco esplora il rapporto e le influenze che la paura ha sulle persone, rispetto a un percorso di evoluzione personale. Il nostro obiettivo è quello di creare un’esperienza che mira a coinvolgere e sfidare i giocatori ad immergersi, esplorare e comprendere le varie situazioni in cui si trovano in modo da fare le scelte che ritengono più corrette e infine plasmare il loro percorso che li porterà verso finali diversi.
Nota: c’è già una pagina Steam dove mettere il gioco in wishlist per direttissima e/o scaricare la demo. Gameromancer è orgogliosamente colluso anche con Studio Cima, già ospiti l’anno scorso in live dove abbiamo giocato la demo.
The Training è un gioco arcade che mischia Arkanoid, il baseball e la filosofia zen. Nasce per rendere più fresca la formula del brick breaker classico e si evolve in qualcosa di molto simile ad uno sport. Il prototipo è un endless a punteggio, ma il progetto prevede una campagna con una mappa, con set di livelli sbloccabili in maniera analoga a “Discroom”, attraverso un sistema di obiettivi. Sono previsti anche boss e livelli speciali (ad esempio uno alla tetris con i blocchi che scendono verso il basso, o uno dove le pareti laterali restringono lo spazio disponibile).
Nota: c’è una demo sulla pagina itch.io del giochino e bla bla bla bla. Stica. No stica no, giocatelo. Però c’è soprattutto un mockumentary trailer fuori de cabeza.
Della prima serata passano alle finali tre progetti: SeaRing, Glasshouse e, per il rotto della cuffia, The Training.
Hungerless è un videogioco narrativo in prima persona che tratta il tema dei disturbi alimentari, problematica mai trattata approfonditamente all’interno di un’opera videoludica. La protagonista, che vive isolata nel suo appartamento, rivive eventi del suo passato e affronta le difficoltà quotidiane mentre viene tormentata da una misteriosa figura femminile che spesso si palesa.
Sors Adversa è uno sparatutto a scorrimento con astronavi (shump) che vuole essere un tributo ai titoli vecchia scuola, ma anche introdurre un’insolita visuale prospettica che conferisce un feeling diverso al gioco, unendo la navigazione nei livelli tipica degli sparatutto a scorrimento orizzontale alla complessità di schivata tipica di quelli a scorrimento verticale.
Nella modalità principale, il giocatore dovrà affrontare 5 livelli di difficoltà crescente che lo metteranno contro svariati nemici, dalla classica carne da cannone, a nemici e situazioni più impegnative fino allo scontro con gli immancabili boss di fine livello.
GGWG: Goose Game Without Goose. Il gioco basa il suo gameplay sulle meccaniche del classico Gioco dell’Oca.
Attraverso il lancio dei dadi il giocatore potrà competere con altri giocatori in locale oppure con l’intelligenza artificiale percorrendo tutto il tabellone composto da stanze e pericoli all’interno di un castello medioevale infestato.
Il gameplay è stato esteso per permettere un maggiore coivolgimento attraverso la raccolta di oggetti durante il percorso, l’uso di personaggi sbloccabili, elementi strategici, easter eggs e achievement da raggiungere.
Vega è un gioco sparatutto a gravità zero per PCVR. Il giocatore “vestirà” i panni di un androide che viaggia per trovare nuovi esopianeti per salvare l’umanità. Durante il viaggio si allenerà per le avversità he incontrerà sui pianeti. Ci sarà varie modalità di gioco, nella demo c’è la modalità arena dove il giocatore avrà delle risorse per crearsi un arsenale e cercare di battere un robot da allenamento. Altra modalità in via di sviluppo sarà più di sopravvivenza, il giocatore dovrà resistere più tempo possibile nello spazio aperto con nemici che arriveranno da tutte le direzioni.
Nota: demo già disponibile su Steam
In un’isola che sta per esplodere, la tua reputazione sarà la tua sola via di fuga!
Sei un piccolo robottino che si ritrova nei territori contesi tra 5 fazioni in un adventure-gestionale a turni. In questo gioco in 2D con visuale isometrica dovrai riuscire a localizzare ed ottenere determinati oggetti che ti permetteranno di lasciare quel maledetto posto prima che sia troppo tardi. Questo è GetAway!
Scegli bene il tuo percorso tra caselle che si articolano in diverse diramazioni. Le caselle non si limitano a farsi calpestare: usale come vere e proprie armi! Passando su di esse potrai collegarle tra loro, creando un lazo per intrappolare i nemici, una fionda per colpirli oppure per scagliare te stesso velocemente dall’altra parte della mappa.
“Hermodr – and so the Ragnarok began” è il primo gioco di una serie che vuole raccontare, in modo autentico, miti e leggende di diverse culture.
In questo videogioco – ispirato a giochi come Blasphemous e Castelvania: order of Ecclesia – si giocherà nei panni di Hermodr, un dio norreno che compirà un viaggio di nove giorni per salvare il fratello dal Helheim. Verrà presa come principale fonte d’informazione l’Edda di Snorri, nella sezione 49 della prima parte: il Gylfaginning, che narra la creazione e la distruzione del mondo degli Asi o Æsir (divinità della mitologia nordica).
Dino Path Trail è un roguelike isometrico 3D con elementi survival, basato sul combattimento d’azione, esplorazione, crafting e sopravvivenza. I giocatori esplorano mappe generate proceduralmente combattendo nemici con una grande selezione di armi, alla ricerca di risorse da ottenere, cercando di espandere e potenziare il proprio campo base e la propria carovana – oltre che accudire i loro dinosauri.
Qui ecatombe. Passano solo Mermodr e Dino Path Trail.
Se sei arrivato qui, i giochi in lizza li conosci. Ti spoileriamo solo l’esito. Nell’ordine:
Il primo doveroso ringraziamento va a chi è Gameromancer – me escluso, ho un ego ma non è così ego. Francesco Alteri che è il Luca del mio Paolo, l’Ale del mio Franz e il Ficarra del mio Picone. Maura Saccà che entrata da meno di 9 mesi ed è già diventata importantissima, per Gameromancer come progetto e per me come persona perché mi tira fuori quando finisco nelle mie personali echo chamber dove riverbera soltanto la rabbia. Ad Andrea Scibetta che non fa più parte del core team ma per cui vale l’once Gameromancer always Gameromancer. È uscito per vari motivi mentre stava organizzando assieme a me PitchAGAME e aveva tutto il diritto di rosicare, e invece c’è sempre stato durante quei tre giorni di privazione del sonno.
Alla nostra cazzo di community, sia quella pagante su Patreon e Twitch che quella a scrocco su Join The Rebellion. Saremo tipo un millino, ma mille persone tanti anni fa hanno unito l’Italia. E anche se non ce la facessimo siete una cosa da far invidia a chi predica il linguaggio medio, per l’amore che mettete in quello che facciamo e il safe space che siete 24 ore al giorno.
Vanno ringraziati fortissimo i cinque giudici. Francesco Fossetti che poteva rispondere LOL NOPE e invece ci ha creduto subito. Fortuna Imperatore che è una delle più grosse supporter di quello che facciamo, anche se ce l’ha fatta e le converrebbe un sacco mandarci a fanculo. Gero Micciché che prima di PitchAGAME conoscevo solo su Facebook, e si è rivelata una persona splendida, a cui tutta l’iniziativa deve molto di più del tempo che ci ha concesso a schermo. Simone Granata che è stato tirato dentro di corsa manco fosse una ruota di scorta e si è messo immediatamente a servizio di tutto, e a 3 anni da quel primo podcast assieme è ancora qua. Anche se c’ha due giochi pubblicati e altri 26 in arrivo.
Mario Cortese lo tengo per ultimo e lo tengo da parte. Non è solo perché il format in realtà è suo, noi l’abbiamo solo sporcato con le parolacce e l’abuso dell’espressione giochini. È per il fattore umano. Per la voglia di cambiare le cose che è la stessa voglia che abbiamo da quando al podcast sono scesi i testicoli. Per le parole che sta spendendo da che questo viaggio è iniziato e per i cazziatoni che arrivano quando non lo ascoltiamo e dovremmo.
Grazie a chiunque abbia lasciato un like, un commento, un cuore su Instagram o qualunque cazzata le piattaforme sociali di oggi chiamino “interazione”. PitchAGAME è stata la prova che non serve che andiamo d’accordo su tutto e ci piacciamo su tutto, basta che si faccia squadra quando è il caso di farlo. Ne è venuta fuori una cosa bella che spero di poter rifare ogni anno.