L’ennesima pagina in questa relazione fatta di abusi che è il mio rapporto con Nintendo.
18 gennaio: mi arriva per qualche motivo nella casella di posta un comunicato stampa che parla di nOS. Viene spacciato come “un sistema operativo per Nintendo Switch“, un modo per rendere l’ibrida di Nintendo una workstation portatile molto embrionale. ‘Na cafonata. Palese. Palesemente ci esco scemo.
19 gennaio: non mi ricordo che cazzo sto facendo. Forse sono in ufficio che mi annoio. Forse sono in smart working che mi annoio lo stesso. Per qualche motivo mi ricordo di nOS (di cui ovviamente mi ero dimenticato non appena chiusa la mail il giorno prima). Daje, proviamo a vedere se mi mandano un codice. La cosa peggiore che può succedere è che mi dicano di no, manco fosse il primo rifiuto che mi becco in faccia.
Non perché nOS sia una merda, eh. Costa 2€, mi vengono in mente almeno una decina di modi per spenderli peggio. Ma perché è il 2023 e manco così riesco ad avere un browser su ‘sta cazzo di Switch. Con Netflix ho perso le speranze. Era in arrivo a breve nel 2017, perché si scrive Shuntaro Furukawa ma si legge Matteo Salvini e il motto è “prima gli italiani i videogiochi”.
Gliene frega una sega a nessuno a parte a me, di Netflix su Switch. Continuerò a lamentarmi del fatto che allora in vacanza mi porto l’iPad, a sentirmi rispondere che sono un apple-fag e a ignorare il berciare di voi pezzentucoli a cui rode il culo. Però un browser, cazzo, un browser che cazzo vi costava?
Sì, ok, è una potenziale vulnerabilità di sistema e pure i summenzionati cosi della Apple alla fine si exploitano digitando un url. Switch però mi pare che sia stata abbondantemente bucata lo stesso, per cui di cosa stiamo parlando? C’era un browser su Wii U, ce ne era uno pure su 3DS. Non lo ha mai usato nessuno perché chi cazzo vuol guardare Internet da due schermi diversi con della plastica in mezzo, ma c’era. C’è pure sui Kindle. Viviamo circondati da browser per Internet su ogni fottuto dispositivo su cui mettiamo le mani.
Non sono un mentecatto. Mi rendo conto che non è manco un First World Problem ma giusto una punta ai cazzi nei confronti di una macchina che c’ha già un sacco di problemi senza pensare al suo software. Anche ci fosse tanto sarebbe mille volte più comodo chiedere a Siri o a Google o ad Alexa o a chi ti pare di farti una ricerchina sul web alla bisogna. È una questione di principio. C’era e ce l’hanno tolto. E sono i principi a segnare la differenza tra l’essere umano e i bonobo. Quello, e il fatto che abbiamo inventato sistemi religiosi che ci colpevolizzano per il fatto di voler scopare.
In ogni caso nOS non ha ‘sto cazzo di browser. Probabilmente manco avrebbe potuto averlo, se no a Kyoto non avrebbero mai dato l’ok per far finire questa cosa su un eShop sempre più pieno di inutility.
Un paio di anni fa era pure uscita una calcolatrice per Switch. nOS almeno non costa 8.99€ e oltre alla calcolatrice – che conta come RPG, c’ha i numerini – ha pure quel giochino scemo stile widget di Windows per ricomporre le foto, le note e la to-do list. E poi basta.
Non è che ci sia tanto altro da dire. L’idea è simpatica, il costo è circa quello di un caffè, il valore è circa quello di una cacata presa da Starbucks. E ancora non c’abbiamo ‘sto cazzo di browser.
