Prima che tu rompa il cazzo, no, non è nostalgia. Non sto rimpiangendo i bei vecchi tempi e i cari vecchi giochini, ‘che qua mica si porta avanti la retorica da Gamergate come sul sito di mio q-gino. È semplicemente fattuale: una volta si facevano i videogiochi di genere, adesso si tende a fare un po’ di tutto. È un RPG con componenti da sparatutto che ha meccaniche stealth e che ti fa giocare ad un gioco di carte in-game eccetera eccetera ecctera… Ed è giusto così, perché è in queste contaminazioni che nasce il linguaggio dei videogiochi. È così che si raggiunge la maturità. Ma è importante non dimenticarsi dello zero ludico, il punto di origine degli assi da cui abbiamo avuto origine anche noi.
Landflix Odyssey, quindi. Landflix Odyssey è uno di quegli RPG con componenti da sparatutto che–no, dai. È chiaramente un gioco di genere. Uno di quelli che non si prende nemmeno troppo sul serio, nel voler omaggiare un po’ di produzioni Netflix giocando a “e se Breaking Bad fosse un platform?“. Soprattutto, è uno di quei giochi che ultimamente sono in via di estinzione. I giochi ok. Perché ultimamente tutto è merda o tutto è capolavoro, senza possibilità di stare in mezzo. Gameromancer stesso è visto così, o siamo imbecilli che stanno rovinando per sempre la Game Critic – che a me pareva stesse già facendo egregiamente da sola, ma oh – o siamo l’ultimo baludardo della buona scrittura applicata ai giochini.
Il bello di avere una scala in quinti è questo, perché posso dire che Landflix Odyssey è un 3 ludomanti su 5 senza salare nessuno. Non sembra il 6.5/7 che sarebbe stato in decimi. Non ci sono supercazzole tipo i più, i meno e altre cose che sarebbe meglio lasciare nel cazzo di libro di matematica. Guardi qua in fondo ed è chiaro, Landflix Odyssey è un gioco ok. È in più di un senso “cosa sarebbe successo se Netflix fosse un videogioco”. Perché al di là della premessa narrativa alla La Paura Fa Novanta dà letteralmente lo stesso feeling di quei 15 euro al mese per guardare serie in modo seriale. Ti metti lì, ti giochi un episodio, 5-10 minuti e hai fatto. Se hai voglia vai avanti al prossimo, e quando finisci la serie beh, passi alla prossima serie.
Non è che ci sia granché altro da dire, in realtà. È il bello e il brutto dei giochi di genere, una volta che hai detto che stai parlando di un platform il concetto è abbastanza chiaro. Vi potrei spiegare perché se non c’è niente di male ad essere un gioco di genere allora è un 3/5, non un 4/5 o 5/5. È molto facile anche questo in realtà, ci son platform più interessanti. Landflix Odyssey è un ottimo metadone e costa pure meno del metadone. E per quanto le strizzate d’occhi alla cultura pop e gli omaggi ludici – che sian voluti o meno – facciano ghignare, va anche detto che ormai la mucca degli anni ’80 viene munta da mo.
C’è modo e modo di mungerla, chiaro. Landflix Odyssey non è sicuramente il peggiore, chiaro anche questo. Però dall’altra parte dello schermo è legittimo il “ma basta” e, non lo fosse, senza nemmeno uscire dal catalogo di Fantastico Studio mi viene da citare Black Paradox come più interessante a livello di giocattolo. Si cambia completamente genere ed è un paragone un po’ alla cazzo, ma oh, che faccio, non ve lo dico che pad alla mano ho preferito l’altro?