Un Articolo per domarli,
un Articolo per trovarli,
un Articolo per ghermirli e nella SERP incatenarli
Visto che stiamo parlando di una piattaforma che dei dev se ne sbatte il cazzo, una semi cit. di un libro osannato dai fasci mi sembrava doverosa. Che è ‘sta roba però? Un listone. Un listone di quelli che di solito hanno come titolo: “I 17 balocchi che mai, ma proprio mai, scaricheresti da Steam perché non hai la sbatta di scorrere tra le pagine”. Beh, ci siamo qui noi [non noi in senso redazionale, siamo effettivamente due stronzi n.d.r] proprio per fare il lavoro sporco e dirvi cosa c’ha colpito, cosa abbiamo scaricato e insomma cosa secondo noi dovreste provare anche voi.
Ovviamente, non aspettatevi professionalità: abbiamo spulciato e selezionato senza provarli, è puro colpo di fulmine, come farebbe chiunque. Non siamo ipocriti e non avrebbe neanche senso provarli tutti prima di fare una lista di questo tipo. Quindi, prendete e leggetene tutti; poi andate a fanculo a giocare.
Editor’s Hell, di Pixelated Goose Games. Ti sei mai chiesto com’è sopravvivere nel pazzo mondo del giornalismo? Impieghi precari, pagamenti a tre mesi quando va bene, costretto a lavorare su contenuti del cazzo seguendo la Sacra Linea Editoriale. Praticamente Andrea Riviera Simulator. Previsto per il Q1 2023.
Dad by the Sword, di Rocketcat Games. Una volta i padri spaccavano Game Boy in faccia ai loro figli, oggi invece vanno in giro per i dungeon armati di spade assecondando questa wave di Doom Clone/Boomer Shooter/come cazzo volete chiamarli che ormai tiene banco dal 2019. Habemus data, 15 giugno.
Full Void, di OutOfTheBit Ltd. Detto anche “guarda mamma, come Éric Chahi”. Puzzle-platform distopico dove le IA ci stanno scammando tutti ma oh, quantomeno il mondo in cui viviamo c’ha una bella pixel art. Steam dice “in arrivo”. Cosa voglia dire, che cazzo ne so?
Return, di Dead Unicorn. “Un’avventura guidata dall’arte ambientata nella rinascita del tuo pianeta natale”, così dice Steam. Io dico Vesper con il fucile d’assalto. Previsto per il Q3 2023, quindi insomma tocca aspettare dopo l’estate. Meglio, visto il treno di roba in arrivo.
Planet of Lana, di Wishfully (pubblicato da Thunderful Publishing). Il contrario di Limbo. O meglio, è comunque un puzzle platform che cerca di raccontare cose costruendo dei momenti, ma dal punto di vista cromatico è proprio all’opposto. E poi è ambientato nello spazio quindi è più come Starfield. Q2 2023, il che molto probabilmente vuol dire da giocare sotto l’ombrellone.
Chants of Sennaar, di Rundisc (pubblicato da Focus Entertainment). Allora Focus è un publisher problematico. Sono quelli che se ne sono battuti bellamente il cazzo quando i dev di Aeon Must Die venivano scammati malissimo da uno dei soci. Quindi consumare consapevolmente. Detto questo, Chants of Sennaar è letteralmente Heaven’s Vault ma senza le cose esteticamente orripilanti del giochino di Inkle. Questo è robba. Peccato che “in arrivo” non voglia dire DISPONIBILE ORA PORCA MADONNA.
VIVIDLOPE, di Jaklub. L’arcade che incontra il puzzle e i cubi che girano mentre giochi alle cose che inevitabilmente ti fanno pensare a Fez pure se non c’entra un cazzo, VIVIDLOPE sfida pensiero, comprensione della fisica e velocità di reazione per tirare fuori ‘sta roba giocabile pure in co-op.
Colored Effects, di TACSOU. Ogni colore è un’abilità diversa. Il risultato non ha pretesa di cambiarti la vita o di mandare qualche messaggio, vuole essere uno di quei giochini arcade che andavano una madonna quando Adobe diffondeva ancora il verbo di Flash e poi sono confluiti nei PS Minis o in DS/Wiiware.
[I] doesn’t exist – a modern text adventure, di LUAL Games KIG (pubblicato da DreadXP). Zork ma con la grafica. Lo dicono i dev, eh, quindi non mi guardare così. Comunque anche se sembra un ossimoro non lo è, è Zork nel senso che il personaggio si muove dando indicazioni a linea di comando tipo “vai a nord”, “tira fuori il coltellaccio”, “compila la rinuncia agli studi e vai a fare l’idraulico” e via dicendo, però a queste poi corrisponde effettivamente un movimento a schermo rappresentato visivamente. Perché l’immaginazione è l’engine più potente del mondo, ma la direzione artistica non si butta via mai.
Afterimage, di Aurogon Shanghai (pubblicato da Modus Games). L’ho acceso per due secondi e la prima cosa che ho pensato è che è sicuramente figlo di Hollow Knight, ma con la fregna anime. Poi sono andato avanti e mi sono accorto che la mappa è di quelle fatte bene, quindi 100 punti a Grifondoro *suono di censura* e si va avanti. Segnate ‘sto 26 apr 2023.
Picayune Dreams, di Stepford, andyland, milkypossum (pubblicato da 2 Left Thumbs). Questo andava citato anche solo perché non c’ho capito un cazzo. Sapete poi quanto mi piacciono le cosine un po’ glitchate, un po’ paxxerelle, un po’ che prima o poi dovrò cambiare occhiali perché mi si sono bruciate le retine con le aberrazioni cromatiche. Beh, Picayune è una di queste robe qui: piena di numerini, roguelite, creepy, bullet hell e con cose da sparacchiare nello spazio. Si sa solo che uscirà nel 20credici. No, dai, 2023.
Nocturnal, di Sunnyside Games (pubblicato da Dear Villagers). Esce Q2 2023, Adventure Platform con degli effetti sulle fiamme da sborrata. Vi giuro ero lì lì per dire “oddio un altro platform”, poi ho visto quelle fiamme e sono rimasto per la trama. La trama:
Gestalt: Steam & Cinder, di Metamorphosis Games (pubblicato da Fireshine Games). Questo Steam Fest è pieno zeppo di metroidvania; talmente pieno che ad una certa ho iniziato a skipparli. Questo, però, mi ha colpito. Ho visto una bella pixel art, roba steampunk che è da un po’ che manca e in generale un bel mood. Segnate 2023 e sperate che esca una data.
Radio the Universe, di 6E6E6E. I Weird RPG si confermano la fucina delle idee. Vi devo anche dire perché è in questa lista? Vi devo dire che sembra il nuovo Everhood? In questo momento ho lo stesso hype di Maura con Forspoken, sperando, però, che Radio the Universe non giri a 900p in qualità cringe. La data non c’è ancora… purtroppo.
Mr. Saitou, di Laura Shigihara. Ci sta un lama che sorride. Un fottuto lama che sorride in copertina. Non dovete sapere altro. 23 mar 2023, scaricate e poi comprate. Ciao.
Racine, di Dark Root Gardeners (pubblicato da Goblinz Publishing e Maple Whispering Limited). Uno Slay the Spire con una grafica che non fa venire i conati di vomito a Pietro noncapisciuncazzo Iacullo. Io sono rapito e aspetto con ansia la data di annuncio.
Highwater, di Demagog Studio (pubblicato da Rogue Games, Inc.). Dai creatori di Golf Club Wasteland e già questo vi dovrebbe bastare. Intimo, un viaggio in un mondo sommerso non solo dall’acqua ma dalla cupidigia dell’essere umano. Una vista sulle richezze semplici della terra ormai offuscata da quell’acqua che da fonte di vita è diventata fonte di terrore. Tutte queste sono impressioni scaturite dalle prime immagini mostrate. Tutte queste sono impressioni scaturite dalle prime parole del trailer. Se si riconfermeranno sarà una nuova perla.
MINDHACK, di VODKAdemo? (pubblicato sempre da VODKAdemo? e da room6). E’ il gioco più DAMS di questo NEXT FEST. Non voglio dire altro, ho bisogno di giocare il titolo per capire quanto mi farà male. Secondo me quando uscirà piangerò tutte le lacrime che ho in corpo… Per adesso vi consiglio solo di scaricare la demo.
Ribby: The Game, di Octolivvy. Io non credo di aver la sensibilità adatta per raccontarvi questo titolo. Se lo si guarda con occhio superficiale può sembrare un classico Adventure su GameBoy, eppure qualcosa mi dice che non è così. Parla palesemente di identià di genere, di amicizia, di solitudine. Scaricatelo, varrà la pena.
Wall World, di Alawar Premium. Wall World è… strano. Un tower defense in cui ti sposti lungo questo enorme muro e scavi al suo interno alla ricerca di tesori nascosti e di una verità persa nel tempo. Intrigante, originale, spero non sia una ciofeca. Data di uscita: 2023. Nient’altro.
NecroNomNomNom: Eldritch Horror Dating, di Pixel After Pixel. Questo titolo non era previsto, ma stanotte è successa una cosa. Ho vissuto una di quelle esperienze tra la realtà e il sogno… come la chiamate voi? Ah sì, sogni lucidi. Era su questa piccola isola a guardare il mare sconfinato quando in lontananza ho vsto una figura scura emergere dalle acque. Era una divinità, una di quelle dei racconti, una sirena omerica. Poi ho sentito una voce. “Francesco”, tuonava. Il mio nome riecheggiava nel cranio come se quest’ultimo fosse una caverna vuota. Rimbalzava sulle pareti della mia testa e ad ogni colpo diventava sempre più oscura, più distorta, costringendomi, forse per istinto, a portare le mani all’altezza delle orecchie nel tentativo di far cessare quel suono. Invano è stato chiudere gli occhi nella speranza che tutto finisse al più presto. Al mio risveglio ho sentito il bisogno quasi primitivo di scaricare la demo di questo gioco e aggiungerlo alla lista. Scaricatelo anche voi. La divinità ha bisogno di carne fresca.