Le critiche degli utenti ai giochini in questi anni si sono evolute, mutando sempre di più in veri e propri attacchi mirati.

Lo scagliarsi verso gli sviluppatori con insulti ad personam è all’ordine del giorno. Ma l’attacco alle Corporation, alle spalle di quest’ultimi, è più blando, quasi mitigato da un atteggiamento di sudditanza velato, che porta le società a deflettere questi attacchi.

Tutto il discorso suggerirei di inanellarlo ad contesto un poco più ampio: la crisi della dirigenza nelle varie organizzazioni e il raggiungimento del massimo grado di incompetenza.

Andiamo per ordine.

Abbiamo, e ho assistito, ad un mutamento nell’assegnazione di posti chiave dirigenziali, passando sempre più marcatamente verso una scelta “politica” anziché di competenze. Questo, spesso, in quanto gli shareholders vedono di buon occhio chi sa parlare con loro, chi li rassicura sul futuro e riesce in qualsiasi modo ad ingranare e macinare dati, per offrire dei risultati così indorati da fargli credere che diventeranno i nuovi futuri Global Market Leader.

Non fraintendetemi: di per sé non è IL Male. Ci sta una figura di raccordo per i non competenti e i non tecnici. Il problema, a mio avviso, sta nella mancanza totale di umiltà e fiducia nel proprio team. Questo perché chi raggiunge queste posizioni non vuole farsi dire no. Non ha la necessità di farsi “consigliare” che la strategia che sta seguendo sia sbagliata.

Così si va avanti.

Così si procede in una spirale ad una velocità tale da essere al contempo inarrestabile, ma così lenta da diventare ambiente. Quindi non ti rendi conto che stai scendendo sempre più nel baratro della disfatta. Come un troppo realistico Silent Hill, dove all’inizio ti sembra tutto normale, anche se capisci che qualche cosa non funziona. Poi, piano piano, ti addentri sempre di più nell’incubo. Quell’incubo, che all’inizio ti sembrava estraneo, che ora diventa l’aria che respiri, tanto da diventare a sua volta normale. Si tramuta insomma nella nebbia dietro alla quale si ammanta il mistero e i limiti tecnici della strategia stessa.

La domanda che può sorgere spontanea, in piena back seat syndrome, può essere: ma porcoddue, mai possibile che nessuno ad una riunione esecutiva abbia alzato la mano dicendo:

Signori questa mi pare una stronzata colossale, qualcuno ha effettivamente revisionato il prodotto finale (dopo la Remastered della trilogia GTA)?

Purtroppo, penso che effettivamente, nessuno l’abbia mai osato chiedere.

Arrivato a questo punto mi riaggancio alla teoria del massimo grado di incompetenza. Scritto da Peter nel ’69 che dice (citando Wikipedia): <<In una gerarchia, ogni dipendente tende a fare carriera fino al proprio livello di incompetenza>>, aggiungete che spesso fa carriera neanche per meriti ma per politica e la frittata è fatta.

Questo cosa centra con la domanda ovvia che nessuno porge? Probabilmente chi è lì, seduto su quei troni decisionali, non sa di cosa cazzo stanno parlando e per evitare figure di merda non questiona, ma appoggia e avvalla, in un continuo assecondamento del Big Boss. Punto.

La realtà forse fa più male di una qualsiasi teoria del complotto.

E l’umiltà e la fiducia nel proprio team che ho citato ad inizio pezzo? Cosa c’ entrano? Ma secondo voi, se io sapessi di non essere adeguatamente preparato a ricoprire un ruolo, non cercherei nella mia squadra le corrette info per andare avanti? Non farei in modo di appoggiarmi alla loro esperienza per far si che io stesso possa crescere? Unendo le mie doti manageriali e le tecniche del mio team creare una combo unica di skill e valori che innalzi a livelli estremi la qualità finale del prodotto!

Cazzo, no! Voglio solo qualcuno che non mi faccia sentire inadeguato che mi dica sempre sì, voglio degli Yes Men. La verità è che vorremmo alla guida delle Major dei fan sfegatati, degli addetti del settore ma con le capacità da C-level. Invece abbiamo C-level alla guida di quello che di fatto è una delle industrie più redditizie del mondo, addestrati a deflettere gli attacchi per mestiere, per mantenere il posto, che dicono a noi, fan sfegatati, che il problema sono gli sviluppatori, che loro ci hanno deluso e non hanno capito il prodotto.

E noi gli crediamo.

Questo articolo è frutto dell'iniziativa Crowdsourcing sovversivo di Gameromancer. Che è 'sta cosa?