Ep. 130: PD – Programmazione Democratica
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C’è questa cosa che il game developement sta diventando più democratico.

Il che implica che stiam venendo coperti da giochi e giochini e giocastri e c’è un evidente problema di discoverability, ma messo da parte questo: WOW. Il far accedere sempre più menti creative ad uno strumento porta inevitabilmente lo strumento a crescere, a mettersi in discussione ed evolvere. La letteratura non è morta quando Dante ha sdoganato la scrittura in volgare, anzi. E quindi viva la PD, la Programmazione Democratica, Porco D…

E a proposito di porci, sì, dovevamo registrare un’altra cosa. Ma Igno è un paccaro maledetto quindi s’è ripiegato su altro, visto che per fortuna le idee non mancano. Questa nasceva da uno spunto di Fra sul fatto che si sta superando la necessità di saper scrivere codice per fare i giochini (un certo tipo di giochini, ovviamente). Poi sopra io automaticamente ci ho aggiunto qualche riflessione lato critica/pubblico, perché come razza videogiocatrice siamo abituati a ritenere la complessità un valore. Le cose troppo “facili” ci annoiano, quelle che ad occhio costano “troppo poco” non sono degne, col risultato che poi Metroid Dread agli occhi di qualcunə non vale 60€.

Ne vuoi ancora? Nessun problema...