DLC #21: La Crisi dei missili di Fortnite
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La guerra tra Epic Games e Apple/Google è l’ennesima profezia di Hideo Kojima.

Nei fatti la guerra tra Epic e i due principali store per app mobile è una proxy war. Una guerra per procura, esattamente come quelle raccontate in Metal Gear Solid 4. Dici ma va, non ci sono manco i soldati di mezzo. Non ti sei manco accorto che la divisa ce l’hai già addosso, che Epic ti ha chiesto di unirti alla ribellione (che mossa da sottomarca del discount di Gameromancer) e tu lo hai fatto. Hai preso posizione, hai commentato a loro favore perché Apple ti sta sul cazzo ed è avida o contro perché Epic ha rotto i coglioni.

È una guerra tra ricchi combattuta facendo scannare i poveri. E non è manco finita qui...

Perché non abbiamo capito un cazzo in realtà. Tutti, inclusi quelli che credendosi furbi hanno ipotizzato che la mossa di Epic fosse una rappresaglia per il ban di WeChat in America. Perché si, è chiaro che c’entri anche quello. Ma la realtà dei fatti è ben più grave, ben più tragica. Trump dichiara guerra alla Cina prendendo di mira le app sviluppate da società a partecipazione governativa. Epic (che è per il 40% di Tencent – da, gli stessi di WeChat) risponde battendo il cazzo sul tavolo e ricordandoci che Fortnite è roba loro. Ed è lo stesso Fortnite che sta diventano enorme, al punto che forse non è nemmeno più solo un videogioco.

Lo stesso Fortnite che sta diventando il primo vero Second Life, che durante la pandemia ha permesso quegli assembramenti che altrimenti ciaone, han chiuso pure le discoteche dopo Ferragosto. Lo stesso Fornite che non capiamo. Perché quando è uscito pensavamo fosse una cagatina, poi abbiamo pensato che fosse una moda passeggera, poi ci siamo convinti che fosse il Call of Duty di questa generazione. O il DOOM, se siete della vecchissima guardia. Invece viene fuori che Fortnite è qualcosa di enorme, tanto che Epic lo può utilizzare in guerra. È l’equivalente informatico di una base missilistica a Cuba.

Siamo davanti alla crisi dei missili di Fortnite e non ce ne siamo nemmeno accorti

Tencent negli ultimi anni si è mossa da Dio. È ovunque. Non ha solo il 40% di Epic Games (e di conseguenza di Fortnite e di Unreal Engine). Possiede Riot Games, quindi League of Legend. Delle quote minoritarie di Blizzard e di Ubisoft. Addirittura ha l’11% di Bluehole, che sviluppa PlayerUnknown’s Battlegrounds. Si, il diretto competitor di Fortnite. Sono sia l’Impero che i Ribelli. Di più, possiede come detto WeChat, che da noi lol chi se lo incula meglio Whatsapp ma in Cina viene usato pure per i pagamenti. E casomai Apple dovesse rimuoverlo da App Store perderebbe quasi del tutto la sua quota di dispositivi sul territorio.

Quindi ecco, la guerra di Epic contro Apple è Google non è solo quello. È una guerra per procura tra due superpotenze, combattuta a colpi di economia e marketing.

E strumentalizzando chi non ne è consapevole…

Ne vuoi ancora? Nessun problema...