Ep. 59: Demo By Morselli
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Perché non escono più le demo dei videogiochi?

Ma hanno ancora senso, nell’Anno del Signore 2021, le demo dei videogiochi giochini? Perché Prey è morto per i nostri peccati, o forse per il nostro scetticismo. E morendo ci ha dimostrato che nei videogiochi se scazzi la demo poi vendi 3 copie. Twitch, Youtube, comunicati stampa, State of Direct. Siamo arrivati al punto che sappiamo perfino che partito vota il Lead Designer di un noto videogioco sui maghetti. Sai anche troppo dei videogiochi che stanno per uscire, davvero ti serve una demo per decidere se spendere i soldi o no?

Perché non escono più le demo dei videogiochi?

Frame di Gerry Scotti che fa segno di no (assolutamente non correlato al discorso demo e videogiochi)
Troppo? Che i videogiochi costino troppo è una cazzata.Ne avevamo parlato pure con quelli di Ringcast, il podcast che vi invitiamo cordialmente a dover odiare.

Non escono più le demo perché sono diventate una scusa per non comprare. Quantomeno per non comprare più a prezzo pieno. Nell’era in cui Steam fa i saldi pure per lo Yom Kippur comprare un gioco a 70€ è da minchioni, dai. Figurati adesso che su PS5 e Xbox Series S|X il prezzo è pure salito di un deca – quello che non ci basta neanche in pizzeria, ma se ce lo chiedono per un giochino oh, accannate. Nella scala di Internet, dove tutto è capolavoro o merda, Matrix o Matrix Reloaded, Gameromancer o Scassapixel, basta un pixel fuori posto ed è subito le faremo sapere. Ci siamo abituati così, a scomporre i giochini e analizzarli attraverso la tecnica, informandoci dagli scribacchini che ribattono il Vangelo secondo Digital Foundry. Senza manco avere i mezzi per capirlo davvero.

Dare una demo in mano a questa gente è più o meno come twittare di brogli elettorali durante la nomina del nuovo POTUS. E infatti. Non mi stupisce che chi c’ha i soldi nell’industria preferisca spenderli per pubblicare trailer spettacolari, scrivere copy che te lo fanno venire duro più di una recensione generica. È molto più safe, nessuno può lamentarsi del gameplay di qualcosa che non ha provato. Cioè, in realtà si, ti basta un leak di trenta secondi per decidere che Elden Ring è Dark Souls coi cavalli di The Witcher 3, ma tendenzialmente ‘ste cose funzionano. Se la demo fa cacare invece t’attacchi al cazzo e non bastano tutte le recensioni del mondo a farti vendere Prey. Perché i siti di giochini non fanno vendere i giochini da una vita.

Se sei indie però la cosa cambia...

battaglia contro l'ATM dalla demo di everhood
Everhood È una cazzo di ficata. E adesso finirò per spammarlo a caso in qualunque discorso per cercare di dargli la visibilità che merita. Per cui se stai leggendo, compra. Braccino di merda.

Non navighi nell’oro, se ti stai facendo il tuo giochino da solo. Quindi l’idea di prenderne un pezzo e farlo giocare gratuitamente alla ggente non è così sbagliata. Per i videogiochi indie il concetto di demo ha ancora una sua ragion d’essere. Il Kompagno CyberMantis s’è scimmiato con Everhood proprio grazie alla demo droppata dai dev su Steam. Più indietro in quella materia poco bazzicata che è la Storia dei Videogiochi anche DOOM ha fatto la stessa cosa. Carmack e Romero hanno abusato della formula Shareware per fare in modo che i primi tre capitoli dei loro videogiochi fossero giocabili aggratis, ma per comprare il resto poi bisognasse versare l’obolo a id. Risultato: gente impazzita quando hanno rilasciato DOOM nel ’93. È inevitabile, quando parliamo del Cristo del Gaming.

Qui le demo le posso concepire, anche perché siamo naturalmente portati – noi che ci divertiamo a fare i saputelli del gamepad – a chiudere un occhio davanti all’indie. Specie poi se sono paisà. Dai, lo fixano prima della release. Mica potevano pagarsi il beta test, la demo li aiuta. Cose così. Che hanno assolutamente senso, ma ce lo hanno anche se sei Project Triangle Strategy e uscirai l’anno prossimo su Nintendo Switch. Però in questo caso la demo è pericolosa, perché ok i feedback, ma se poi passa l’idea che stiamo parlando di quel jRPG con la griglia e la telecamera merdosa rischi di bruciarti diverse copie.

Ma quindi le demo dei videogiochi hanno senso?

Dipende. Sono un rischio, senza dubbio. Sta allo sviluppatore valutare se è il caso di prenderselo o meno, rischiando di prenderselo… Dai, avete capito. Non fatemi per forza essere scurrile. Poi oh, se proprio avete bisogno di sentire qualcuno che parla di demo infarcendo il discorso di bestemmie pigiate play qui sopra – o qui a sinistra, a seconda di quanto ce l’avete grosso (lo schermo) – e divertitevi. A me basta aver scritto un pezzo sulle demo dei videogiochi senza battutacce su Demo Morselli.

Ne vuoi ancora? Nessun problema...