Rece Death Stranding: lo spiegone del finale

In finale di Death Stranding è come una pisciata: una volta che parti, non puoi fermarti a metà. C'è bisogno dello spiegone spoiler, ed eccovi accontentati.

L’articolo per chi non ha cazzi di fare il fattorino per 50 ore…

Sto per spoilerare (e spiegare) pesante il finale di Death Stranding. Chiudi tutto, finché sei in tempo. Io ti ho avvisato. Quando hai finito, ricorda: se hai bisogno di parlarne, hai fatto il primo passo per unirti alla ribellione. Ci trovi su Telegram, a cercare di venirne fuori. E se invece non c’hai cazzi manco di leggere, puoi pure ascoltarci spoilerare.

Il finale di Death Stranding è come una pisciata: una volta che parti, non puoi fermarti a metà. Ironico o subliminale, il fatto che lo scorso agosto Kojima abbia proprio utilizzato una minzione per mostrare il suo prodotto al mondo? Domande del cazzo che lasciamo a portali del cazzo, tipo I Love Videogames. Qua vogliamo spoilerare e vogliamo farlo forte, perché dopo il finale di Death Stranding l’unico bisogno primario è trovare una spiegazione. Come dopo aver giocato la fine di Sons of Liberty. Come dopo aver subito la fine di Neon Genesis Evangelion. Serve lo spiegone, perché si parla di materiale che ci ha scopato il cervello senza nemmeno portarci a cena prima.

Il finale di Death Stranding è come una pisciata: una volta che parti, non puoi fermarti a metà.

La roba cicciona inizia a succedere una volta connesso l’ultimo nodo alla Rete Chirale. Higgs fa la sua comparsa, rapendo Amelie. Il suo piano è semplice: ora che la rete è completa e copre tutta l’America, vuole utilizzare Amelie per fonderla con la Spiaggia e permettere ad un numero esagerato di CA (che sta per Creature Arenate, laddove in originale si parlava di BT – Beached Things) di manifestarsi e annichilire a contatto con la materia, in quanto esseri di antimateria. Higgs in qualità di “Particella di Dio” vuole causare la Sesta Estinzione di Massa, andando oltre le Big Five già avvenute. Non lo sterminio di qualche specie, ma di tutta la vita presente sulla Terra. Un Last Stranding in piena regola – si, è abbastanza palese il richiamo al Third Impact di Evangelion.

Sconfitta da Sam la CA gigante umanoide che ha evocato, Higgs fugge sulla Spiaggia assieme ad Amelie. Sam fa lo stesso sfruttando l’aiuto di Fragile, che può inviarlo sulla Spiaggia di Amelie sfruttando il legame tra i due. Ora, questo sembra in tutto e per tutto il finale di Death Stranding: Higgs si cimenta in uno dei classici dialoghi meta referenziali di Kojima, spiegando che lui e Sam sono arrivati all’ultima Boss Fight e che questa vede la Corda contrapposta al Bastone.

Ed in effetti, dopo aver scazzottato il terrorista, sembra così. Sam e Amelie si ricongiungono, la ragazza gli chiede scusa per averlo costretto a viaggiare coast to coast per raggiungerla (Sam fa un riferimento esplicito a Mario e la Principessa Peach – in una cazzo di esclusiva PlayStation!) e insomma, sembra di essere arrivati ad un happy ending da centro massaggi cinese per videogiocatori. E invece è solo l’inizio…

sembra di essere arrivati ad un happy ending da centro massaggi cinese per videogiocatori. E invece è solo l'inizio...

La Spiaggia di Cliff In Death Stranding ogni individuo ha la sua Spiaggia personale, un luogo di transito verso la morte. In casi di eventi di massa (come le guerre) però possono intrecciarsi: le Spiagge dove si combatte Clifford sono nate proprio così.

Clifford (Mads Mikkelsen) e Die-Hardman arrivano sulla Spiaggia. Stanno parlando con Bridget Strand, la fu-Presidente delle UCA morta all’inizio di Death Stranding. Quando Clifford chiede a quest’ultima dov’è il suo BB, Bridget Indica Sam e Amelie lo espelle dalla Spiaggia. Tornato nel mondo reale, Sam è costretto a rifare il viaggio a ritroso tornando ad est contando solo sulle connessioni che ha creato (leggasi: su quanto è stato costruito dai giocatori). Alla fine del viaggio, a destinazione c’è una Supercella pronta a risucchiare per la terza volta Sam sulla spiaggia di Clifford.

Dopo la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, il setting della terza e ultima Boss Fight contro Mikkelsen è il Vietnam. Il concept è sempre lo stesso, si gioca al gatto col topo a fasi alterne (e fluide, perché dipende da quanto si è bravi a recuperare armi in giro) con Clifford e i suoi soldati. Alla fine dello scontro, Sam capisce quello che i giocatori hanno intuito da tipo 5 capitoli abbondanti: Clifford è il padre del suo BB. Sconvolgente, eh? Quello che forse vi sconvolgerà davvero è sapere – 2 minuti dopo questa Epifania – che Amelie non esiste. O meglio, non in quanto figlia della Presidente Strand, che a 20 anni è stata operata per un tumore all’utero ed diventata sterile.

Ma quindi, chi è Amelie?

Ha e Ka Death Stranding riprende una credenza dell’Antico Egitto che vuole l’essere umano diviso in Ha (l’anima) e Ka (il corpo fisico). death stranding finale anima

Durante l’operazione all’utero che la rende sterile, Bridget si spezza. Il suo Ka continua ad esistere nel mondo fisico e ad invecchiare, mentre il suo Ha rimane sulla Spiaggia. La Spiaggia è un luogo fuori dal tempo, per cui la sua metà in questa dimensione non invecchia, costrigendola ad inventare la cover-story che giustifica Amelie (Ame vuol dire anima in francese, quindi Ame-lie è un’anima che è una bugia. Letterale, come gli altri nomi ingame). La Spiaggia le consente anche l’accesso a tutte le informazioni accumulate nella storia dell’universo, condannandola al contempo a incubi che le mostrano l’inevitabile Sesta Estinzione di Massa.

Sono proprio questi infine a convincerla che l’unica via d’uscita è il Last Stranding, un’esplosione come non se ne sono mai viste che annienti completamente la vita in un attimo. Un nuovo Big Bang, per accontentare un universo che d’altronde cerca di correggere l’errore che ha creato con il primo e ricondurre il tutto al nulla.

Sam viene messo davanti ad una scelta. Rimanere sulla Spiaggia con Amelie e guardare assieme a lei la vita che si estingue definitivamente, oppure posticipare l’inevitabile fine. Far vivere l’umanità un altro giorno, sapendo che prima o poi – anche ci volesse qualche milione di anni – la Sesta Estinzione avverrà. Sam sceglie ovviamente la seconda opzione, e si risveglia sulla sua Spiaggia.

È proprio qui, che finalmente si tirano le fila del tutto. Amelie dice di aver sparato due volte, il giorno che ha ucciso Clifford, che scopriamo essere un ex-membro delle forze speciali che firma un accordo con la Bridges per salvare suo figlio e la moglie in coma. L’altro proiettile colpisce alla pancia il BB, che scopriamo essere Sam stesso. Presa dai sensi di colpa, Amelie trova l’infante sulla Spiaggia e gli consente di tornare alla vita, alterando così il flusso dell’esistenza… E permettendo alle CA di evadere tramite lo stesso varco. È questo, ad innescare il Death Stranding.

La causa del Death Stranding è l'affetto di Amelie per Sam: riportandolo in vita, altera il flusso stesso dell'esistenza e assolve al suo ruolo di Entità Estintiva

È il twist inaspettato alla Sons of Liberty. Kojima ci spiazza, perché nella nostra testa si era già consolidata l’idea di Clifford come padre di Lou. Tutti i trailer e i flashback in-game non facevano altro che cementificarla. Eppure gli indizi c’erano tutti – lo abbiamo detto, Bridget indica Sam quando Clifford le chiede di suo figlio. È una prova di scrittura pazzesca, con buona pace di chi parla e ha parlato di cose a caso buttate sullo schermo: è tutto connesso, e alla fine la storia è chiusa perfettamente. Un Death Stranding 2 è superfluo, se proprio l’IP va spremuta è meglio dedicarsi ad uno spin-off sui Ludenz (e darci i robottoni giganti).

Death Stranding
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Dopo un mese (nel mondo reale), Sam viene salvato dagli altri membri della Bridges, sfruttando proprio il revolver che ha ucciso lui e Clifford e dato inizio alla fine. È il bastone che è diventato corda, ed è riuscito a posticipare il Last Stranding e l’estinzione. Tornato per l’ennesima volta alla vita, Sam trova ad aspettarlo una brutta notizia: Lou, il suo BB, è morto. Ed è proprio a lui che le UCA (adesso governate da Die-Hardman) affidano il corpo per il viaggio verso l’inceneritore. Deadman manomette le M-Link di Sam, consentendogli di rimanere scollegato. In questo modo, se decide di farlo, può provare ad aprire la capsula e a rianimare Lou, ben sapendo che questo comporterebbe danni alla creatura con una probabilità del 70%.

Alla fine di uno straziante viaggio verso l’inceneritore, Sam decide all’ultimo momento. Rimuove la capsula del BB dall’inceneritore prima che questo si azioni e prova a rianimare il feto. Il bambino si rianima, e i due si allontanano nella pioggia – che non è più cronopioggia, dopo l’intervento di Amelie. La scena post crediti rivela infine che Lou è in realtà una femmina, che Sam chiama Louise. Lacrime, sipario, fine: ecco come ci congediamo da Death Stranding.

quanto spendere
80 /70€
bignami per pigri
Se volete un parere più ponderato, cazzo fate qui in fondo? Cercatevi una qualunque altra recensione di Death Stranding o beccatevi quella di I Love Videogames. L'unica cosa che posso dirvi qui è che il finale di Death Stranding è un clamoroso incrocio di mindfuck alla Evangelion e trovate ludicamente inquietanti alla Sons of Liberty. Considerando che Metal Gear Solid 2 è stato per anni considerato il capitolo peggiore della serie quando invece è probabilmente il migliore, direi che non siamo né pronti né degni di abbeverarci alla fonte di Hideo Kojima.
top&flop
> Un cazzo di mindfuck
> Profondo, coerente, lucido
> Vi lamentate che escono sempre gli stessi giochi? Ecco.

> Se vuoi il giocattolo, vai altrove
> Gunplay meh
> Adattamento italiano da mani in faccia