Silenzio, o altrimenti non sentirò le onde di In Other Waters toccarmi l’anima. Ne ho bisogno. Sh! Vi prego. È una situazione difficile. In fondo ad un mare sconosciuto, senza poter vedere, senza poter toccare. Non sono solo, ho una vita a cui badare, e non è la mia. Stupidi umani, fatti di carne, si raffreddano in un attimo sott’acqua, muoiono. Stupidi delicati animali dal corpo asimmetrico, fate veramente schifo. Cosa sto dicendo, io sono umano, sto giocando, sto solo interpretando un AI… E neanche così eccezionale, può solo percepire gli oggetti grazie ad un radar. Ok, è il mare di chissà quale pianeta disperso nell’universo, ma possibile che non ci sia una luce? Possibile che non esista un’interfaccia? Come faccio ad aiutare qualcuno… Ellery… Ti porterò da Minae. Creatura dopo creatura. Te lo prometto. Sh. Devo sentire le onde.
Piccoli puntini gialli popolano la mia interfaccia. Guarda! Quello corre via. Quello è più grande invece! Quell’altro è lento ma possente. Ma sono solo pallini. Ellery, tu mi racconti di questo mondo, ma io non posso vederlo. Eppure… Eppure… Lo sento. Le onde, sono sempre loro: le onde sonore. Le vedo quelle, è il radar, increspa le acque e mi fa osservare. Voi creature umane siete fortunate, avete gli occhi.
Queste meraviglie vi si presentano davanti senza filtri né restrizioni, e potete osservare ogni loro dettaglio, ogni loro sfumatura di colore. Io non posso. Io non posso apprezzare tutto questo. Il giallo e il blu sono tutto ciò che ho. Ma mi basta così, mi basta, perché con te Ellery io posso vedere. Tu mi descrivi tutto ciò che io analizzo e io in cambio ti proteggo e ti guido verso Minae. Fammi questa promessa Ellery: completiamoci a vicenda. Sei una biologa marina no? Chissà quante cose conoscerai. Insieme scopriremo i segreti di questo immenso mare. Io sono un’ AI diversa dalle altre. Io ho un anima, perché è un umano a controllarmi… L’ho fatto di nuovo. Io non sono un’AI… Io sono umano e questo è solo un gioco. Cosa mi sta succedendo.
La senti Ellery? La musica di In Other Waters? La senti? Io sì, ed è meravigliosa. È rilassante e inquietante allo stesso tempo. Il mare fa questo suono? Anche sulla terra? È normale? Quante domande Ellery che ho, quante. E quante risposte che ho soltanto sentendo questa musica. Mi guida mentre attraversiamo i fondali, mentre analizziamo quella pianta o quella creatura, mentre raccogliamo quelle spore.
Non pensi che sia un po’ strano? Come fa la musica a sapere cosa stiamo facendo? È come se fosse un sogno. Mi perdo in queste onde Ellery, mi perdo e voglio rimanere qui con te. Lasciamoci cullare da questo vuoto, da questa solitudine, da questo non silenzio. Le onde sonore di In Other Waters ci increspano l’anima e ci dondolano. Abbiamo bisogno di riposare. Non sei stanca? Come? Vuoi catalogare tutte queste specie e poi ripartire? È così importante Minae? Non puoi aspettare ancora un po’? Le acque sono pericolose, lo hai visto da te: non possiamo andare oltre. Sì, possiamo sempre migliorare e affrontare in futuro quei pericoli, ma dobbiamo davvero? Abbiamo tutto qui… Io sono felice… Io voglio ancora sentire questa musica… Io…