Si parla un sacco di un SSD per PS5. Un po’ perché Sony ci ha messo del suo, battezzando PlayStation 5 come la console più veloce del mondo. Un po’ perché dai, siamo praticamente nel 2020 e sarebbe anche il caso di aggiornarsi alle tecnologie del secolo corrente. Il mondo va sempre più veloce e se perfino quei parrucconi di Nintendo hanno fatto una roba del genere, tu che sei una Zaibatsu proiettata al futuro dai tempi del Walkman vuoi essere da meno? Non puoi. Anche perché hai un’immagine da difendere, è una ventina di anni che continuano tutti a dire che copi da Kyoto, mica ti puoi fermare così. E infatti, puntuale come le polemiche appena un indie viene messo su PlayStation Plus, arriva il brevetto a tema. Peccato che è molto più probabile che le famigerate cartucce siano la versione 2020 delle Memory Card di PS1…
È tipo abbastanza impossibile, che questo sia il nuovo supporto di memoria utilizzato da PlayStation 5 per i giochi. L’idea vincente dietro la prima PlayStation è stata proprio quella di abbandonare le cartucce in favore del supporto ottico. Aggiungiamoci che un gioco al giorno d’oggi mediamente pesa i suoi 100GB e viene fuori che queste cartucce SSD dovrebbero essere enormi, per poter essere una scelta decente su PS5. Enormi e costose. Nintendo sta avendo un sacco di grane proprio su questo fronte: i produttori preferiscono mettere parte dei contenuti come download a parte rispetto al gioco, pur di minimizzare i costi e rientrare nel taglio più economico (e meno spazioso) di memoria. Skyrim su Switch fa scaricare separatamente il doppiaggio in italiano e i suoi DLC, Doom ha tutta la modalità multiplayer come download e così via.
È abbastanza telefonato che si tratterà di un accessorio. Migliorativo, forse in modo anche abbastanza marcato. Ma comunque non obbligatorio. Molto probabilmente si tratta di slot di memoria aggiuntivi per aggiungere della memoria a stato solido, in diversi tagli di dimensione, a PlayStation 5. I giochi installati su queste Memory Card quindi di fatto dovrebbero funzionare meglio, richiedendo tempi di caricamento molto più rapidi. Se gli ingegneri Sony faranno il loro dovere, magari la console implementerà delle chiamate di sistema ad-hoc che sfruttino le caratteristiche della Memoria a Stato Solido (banalizzando molto: si legge e si scrive “a pagine”, su un SSD), inserendo una gestione nativa di questo hardware tale da incidere in modo significativo sulle performance.
Resta da capire se tutto questo nasce dall’esigenza di poter consentire all’utente di acquistare delle espansioni di memoria per un hard disk SSD comunque già presente sulla console o no. Non è da escludere, a questo punto, che la memoria “base” di PlayStation 5 sia ancora formata da un classico disco meccanico. È una soluzione più economica e permetterebbe di mettere a disposizione, a parità di prezzo, molto più spazio. Considerando le dimensioni medie di un videogioco moderno, ci sta: meglio poter acquistare una macchina da gioco relativamente economica ma con un disco capiente, e poi eventualmente cacciare altro grano per delle Memory Card Moderne a stato solido. Sono tutte speculazioni, sia chiaro: al momento non si sa ancora se PS5 monterà un SSD o no e nemmeno se queste cartucce verranno effettivamente messe in commercio.