Il problema della nuova Spigolatrice di Sapri non è il culo da instagrammer, ma il fatto che non c’entri una sega col messaggio originale. Il comune di Sapri avrebbe dovuto comprarsi Bluepoint al posto di Sony. Loro la Spigolatrice te la facevano uguale a quella vecchia, senza polemiche sul sessismo e sul non si può scolpire niente signora mia. Perché Bluepoint fa quello, è l’equivalente di un restauro o di un falso d’autore fatto con gli strumenti di oggi. Il gioco viene aggiornato ma rimane quanto più possibile sè stesso. Bug e significato inclusi.
Perché l’Italia unita esiste da 160 anni, e a meno di avere tendenze neoborboniche ci sentiamo padroni a casa nostra. Gli Asburgo li abbiamo sfanculati da un pezzo, parliamo di Unione Europea ed Eurozona e qualcuno auspica addittura gli Stati Uniti d’Europa. Abbiamo già pianto per quei 300 giovani e forti che sono morti provando a darci una casa. Ne onoriamo la memoria ma quelle lacrime non ci appartengono più.
Vuoi portare la Spigolatrice nel 2021? La fai diventare un’infermiera che guarda chi è morto di Covid.
Perché negli ultimi due anni di giovani e forti che sono morti ne abbiam visti purtroppo ben più di trecento. Spesso senza poter fare un gran cazzo se non affidarci al personale sanitario che combatteva in prima linea l’invasore arrivato a casa nostra.
I simboli restano, ma perdono significato. E davanti a un sacco di stronzi che parlano di dittatura sanitaria una spigolatrice così sarebbe stata la mossa più rispettosa per i 300 morti sulle spiaggie di Sapri e per i troppi portati via dal virus.