Si è stati lesti a prendere frasi di 10 anni fa tradotte alla buona dal cinese per istruire un caso su quanto siano misogini in Game Science. I dev, stronzi, invece di fare damage control e uscirsene con un “siamo cambiati” o con qualche giustificazione qualunque hanno rincarato la dose mandando un NDA ai Content Creator dove tra le altre cose si proibiva di fare “propaganda femminista” attraverso il gioco. Che in effetti arrivato al capitolo 3 (circa il giro di boa) ha solo due personaggi femminili: uno è un drago che 3/4 del tempo sta a schermo come drago e non come donna, l’altro è un mob che se finisci una subquest non spawna mai più.
Sarebbero queste le cose di cui parlare, e invece si preferisce inneggiare da una parte al boicottaggio e dall’altro agli eroi contro la wokeness che stanno facendo un sacco di soldi proprio perché contro la wokeness, peccato che al solito di ‘sta storia alla gente vera non sia arrivato un gran cazzo e i soldi Wukong li sta facendo perché non è uscito nient’altro negli ultimi 2 mesi – a parte il DLC di Elden Ring. E sempre a proposito di cose woke Concord floppa (ma dai?) e la risposta di Sony è togliere dalla pagina di Steam l’etichetta LGBTQIA+. Come se il problema fosse quello e non il fatto che hai fatto il clone di Overwatch in un periodo storico dove Overwatch non se lo caga più manco Blizzard.
Che è un po’ anche la situa Xbox, dove Filippo Spencer è costretto a rinnegare quello che ha dichiarato 10 minuti prima e adesso viene fuori che altro che un anno di esclusività, Indiana Jones arriva su PS5 ad aprile.