Ti hanno detto che Sweet Baby Inc. era il male, però adesso non ti parlano di Collective Shout. Su pressione di questa no-profit australiana che ha deciso di muovere guerra a tutti i contenuti Not Safe for Work dell’Internet, i principali circuiti di pagamento mondiale hanno rivisto le regole e gli standard richiesti alle piattaforme che vogliono usarli.
E tu dirai “sticazzi se Mastercard non mi fa più comprare i porno”. Solo che la cosa adesso si è tradotta in un’epurazione su Steam e su itch.io.
Valve ha modificato le sue linee guida mettendo al bando i “contenuti che possono violare le regole e gli standard stabiliti dai sistemi di elaborazione dei pagamenti di Steam e dalle relative reti di carte e banche”. Itch è stata anche più drastica, oscurando i contenuti Not Safe For Work in via preventiva.
Rischiano di sparire anche opere come He Fucked The Girl Out of Me, che racconta l’esperienza autobiografica di Taylor McCue parlando di sex working e identità di genere.
Rischia di sparire Genital Jousting, che sembra un giochino di cazzi che si inculano a vicenda ma in realtà porta avanti un discorso lucidissimo sulla mascolinità.
Rischia di sparire anche roba che non ha particolare dignità artistica e magari mi fa anche cagare dal punto di vista ideologico. Ma non è giusto che sparisca su pressione di una sola società.
Ma soprattutto non è giusto che chi ha parlato di politicamente corretto quando Dragon Age The Veilguard e Sweet Baby Inc. erano due trend topic adesso si stia facendo i cazzi suoi in silenzio.
Per approfondire ti lascio un paio di link: uno ad un pezzo di Daniele Dolce su TGM e un altro direttamente dalla newsletter di Simone Tagliaferri.