Dichiarazione di non responsabilità I fatti narrati in questo pezzo non probabilmente si sono certamente verificati da qualche parte nel globo terracqueo. Se leggendolo vi sentite presə in causa, beh, siete parte del problema.
<Che ore sono?>
<Le nove e mezza>
<È in ritardo. Di nuovo>
<Dai fra, avrà staccato da poco. Tempo che arriva a casa, si doccia e mangia ci va un attimo>
<Senti, è da un mese che l’aria tira così. Un mese. E una volta ha fatto tardi, e l’altra c’aveva il mal di testa, e l’altra ancora la sorella che rompeva i coglioni… Te lo dico io: c’ho più corna in testa io che un cesto di lumache>
<Ma dici? Non mi pare la persona dai>
<Sisi, te lo dico io. Anzi, aspe’ che guardo l’ultimo accesso su WhatApp. Ah cazzo>
<Cosa?>
<Lo ha nascosto>
<Porca troia che merda infame>
<Capisci come cazzo devo vivere io? Una situazione del genere è da uscirci cretini. Ah ma non scappa eh, prima o poi dovrà farsi sentire. Anzi, quasi quasi dò un pronto al telefono e vediamo se risponde o se ha da fare>
<Eh dai, vediamo>
<Aspe’, segna pallino verde>
<Ohi raga, scusate il ritardo ma ero un attimo incasinato>
<Ah si? E che è successo?>
<Un mezzo casino a lavoro. Tra PC che non funzionavano e il collega in malattia è stata una giornata di merda>
<Però sei uscito alle 18.30 no?>
<Si poi c’avevo le robe mie da fare>
<Le robe tue>
<Si, lavatrice, cena…>
<E ci hai messo due ore? Minchia, ne avevi di mutande da lavare>
<Oh fra ma che è ‘sta inquisizione? Che cazzo c’hai?>
<Che cazzo c’ho? C’ho che tu non me la canti giusta ecco>
<Ma in che senso scusa>
<Nel senso brutto. E pure Tony la pensa come me, ve’?>
<Si Andre, che ti piglia ultimamente?>
<Ma c’ho i cazzi miei raga, lavoro casa e casa lavoro>
<No tu c’hai i cazzi tuoi ma con altra gente, te lo dico io. Ti sei trovato un nuovo team e non ci hai detto una sega, vero pezzo di merda?>
<Ma sei cretino, ma ti pare? Dai, piantala con ‘ste cazzate, ci conosciamo dalle elementari>
<Appunto, ti sarai stufato di noi e te la fai con qualcun’altro. Magari invece di fare giungla mo’ fai support eh?>
<Ma piantala dai, sai che non è vero>
<…come scusa?>
<C’hai un cazzo da nascondere no? Perché non condividi lo schermo e ci fai vedere, a me e Tony?>
<Non puoi essere serio dai…>
<Sono serio come una diagnosi dall’oncologo. Talmente serio che o ci fai vedere o sei fuori>
<Cosa?!>
<Hai capito benissimo testa di cazzo, ti sbatto fuori dal team. Tanto di jungler come te ne trovo quanti cazzo ne voglio, ho la fila fuori dalla porta di gente che non vede l’ora di stare con me in partita>
<No fra, tu sei fuori di testa>
<Dai, vediamo quanto sono pazzo, aspe’>
<NONONO, fermo dai… Va bene.>
<Bravo lì. Facci vedere la cronologia>
<Dai raga, non è divertente per favore…>
<O lo fai o ti kicko>
<Va bene, eccola…>
<Bravo bravo, scrolla un po’. Minchia quanto porno che c’è qui eh? Aaaaaah, e cos’abbiamo qui?>
<Cosa? Dove?>
<Guarda Tony, guarda cosa fa il mio Andrea quando non mi risponde e mi piscia>
<Porca troia Andrea. Che schifoso bugiardo che sei>
<MA COSA? DOVE?>
<Ma quanta bella roba che ti sei shoppato qui eh? E tutto single player, così non ti metti manco online. È così che mi metti le corna? Tra una sega e l’altra stai su Returnal e Undertale?>
<Ma non è come sembra!>
<E magari se vado a controllare le ranked di LoL trovo il tuo nick altrove eh? Pezzo di merda schifoso>
<Si Andre, sei veramente una merda>
<E va bene, ogni tanto mi capita di farmi una partita per i cazzi miei. Ma ce l’avrò il diritto di farlo? Un minimo di spazio per me?>
<Sei solo un bugiardo, mi fai schifo. Dovevo capirlo quando ti ho sgamato a giocare a It Takes Two>
<Ma ci stavo giocando con Jessica!>
<Non raccontarmi cazzate e dilla come sta: Jessica ci gioca con sua sorella e tu stai a farti carryare in ranked, che a star da solo senza un team buono non sei capace da quanto sei buono a niente>
<Fra, per favore smettila. Non possiamo lasciar perdere ‘sta storia e giocare?>
<Tu forse non hai capito. Sei fuori. Fuori dal team, fuori dal gruppo di WhatsApp, fuori dal server Discord e fuori dal giro. Sei finito, e dirò a tutti di segnalarti l’account per fartelo strikare. Così impari a fare lo stronzo con me>
<Ti prego non farlo. Io vi voglio bene!>
<Vai a fare in culo. Tornatene a giocare con la tua tipa>
<Merda infame>
<Vero eh? Vatti a fidare di ‘sti stronzi, tutti uguali sono>
<Che facciamo? Ne startiamo una?>
<Si che c’ho la carogna addosso. Fammi fare tank va’>
<Ma Bea? È un po’ che non la sento>
<L’ho mollata>
<Ah merda, mi dispiace>
<A me no, era diventata un accollo>
Questa storia vi ha fatto ridere? Ecco a voi una traccia bonus: secondo recenti studi per la maggior parte dellə giovanə è normale pretendere di avere accesso al cellulare dellə partner, com’è normale pretendere che questə non esca con altre persone senza di ləi.