Ogni tanto anche noi stronzi di Gameromancer ci mettiamo a fare qualcosa di interessante, quando non ci insultiamo le sorelle a vicenda. Caso vuole che, in quel di Aprile 2019, quel fuffaro del regista (che vive a Londra stabilmente perché odia la pizza) sia riuscito a partecipare alla EGX Rezzed 2019, che ci dicono sia l’evento sui videogiochi più interessante nel Regno Unito. Ha anche vinto un premio agli MCV Awards come evento videoludico dell’anno, a inizio 2019. #Sapevatelo.
Quindi, giusto per lustrarci un po’ il birillo di fronte a quei tre gatti che ci leggono (e uno di quei gatti è il mio), abbiamo deciso di dare un’occhiata al panorama indie britannico e non, in quella splendida venue che è il Tobacco Dock nel quartiere di Wapping. E cosa abbiamo trovato, se non un team italiano videoludicamente scorretto?
DebugDice che Terrorbane avrà una lista di “bug” immensa, ognuno con una sua descrizione piena di umorismo. Noi ne abbiamo trovati appena 15, e solo nel primo quarto d’ora.
BitNine Studio è un team indie tutto italiano, formato da tre soli ragazzi con una caterva di voglia di fare. Dopo aver sviluppato un gioco mobile pieno di bug, i tre hanno capito di essere sulla strada giusta per la hall of fame videoludica, e così hanno deciso di abbracciare i propri bug e sviluppare un gioco basato soltanto su essi. Ed ecco che nasce Terrorbane, un’avventura RPG metareferenziale, metanarrativa e così videoludicamente scorretta da far invidia al nostro podcast.
Già a sentire che le principali fonti di ispirazione sono stati The Stanley Parable e Pony Island, abbiamo avvertito un piccolo fremito alla zona inguinale. Quando ci siamo effettivamente seduti a provare il gioco, con il buon Andrea di BitNine a darci indicazioni per la demo, è stato amore a prima vista e senza neanche un invito a cena prima dell’happy ending: un RPG imprevedibile, folle, sperimentale e affascinante. Ed era appena appena nella sua forma embrionale.
È la cosa più geniale che abbia visto in quest’ultimo mese.
Pietro “Phatejoker” Iacullo dopo aver visto il trailer.
Il gioco ci vedrà nei panni di Terrorbane, un eroe medievale chiamato a salvare il regno dalla solita minaccia demoniaca oscura. Per quanto la storia del gioco sia effettivamente scritta, il fulcro non sarà affatto l’avventura di Terrorbane: i protagonisti saremo noi giocatori, chiamati a scoprire tutti i bug del gioco e sfruttarli a nostro vantaggio.
Ogni bug di Terrorbane sarà “schedato” all’interno di una lista da poter evocare in qualsiasi momento, e noi giocatori saremo costantemente in comunicazione con lo sviluppatore stesso del gioco, che ci guiderà all’interno dell’esperienza con un umorismo così ignorante da far invidia a uno SteLynch qualunque.
Ciò rende l’esperienza di gioco assolutamente imprevedibile: quali bug saranno stati programmati a priori? Quali saranno effettivamente difetti del gioco? E, soprattutto, sono nati prima i bug o gli sviluppatori?
In realtà, un titolo come Terrorbane mette potenzialmente in discussione tutto quello che già conosciamo sul videogioco in generale. Quand’è che un bug smette di essere tale e diventa parte dell’esperienza? Sì, Bethesda, non far finta di non vedere.
Purtroppo per noi, BitNine non è stata ancora in grado di definire una data d’uscita precisa per il gioco. Quando abbiamo chiesto al caro Andrea (narrative designer di Terrorbane) una data di uscita, in tutta franchezza, ci ha risposto con un ignorantissimo “Quando è pronto.” E a noi va bene così.
A voi, per ora, basti sapere che Terrorbane arriverà su PC e Nintendo Switch, “quando è pronto.” E noi, sinceramente, lo aspettiamo a gambe spalancate.
Questo articolo è frutto dell'iniziativa Crowdsourcing sovversivo di Gameromancer. Che è 'sta cosa?