Super Botany & Bamba II Turbo (la rece di Botany Manor)
00:00

Da qualsiasi angolatura lo si guardi, Botany Manor è comunque una roba che era destinata a colpirmi al cuore.

The Witness coi fiori, un investigativo bucolico, un puzzle game di fine ‘800, profumato come la campagna britannica d’estate. Nel solco dei cozy games, ma anche dei walking sim, esaltando l’esplorazione dell’enorme maniero (giardini compresi) con enigmi ambientali intelligentissimi, deduttivi e squisitamente estetici, nel loro ultimo fine di far sbocciare fiori rarissimi per completare il libro della sua protagonista, Arabella Greene, talentuosissima botanica esclusa dalla comunità scientifica dell’epoca, solo perché donna.

La dimensione sociale è importante, in Botany Manor, inserita perfettamente nel contesto ludico, nella lettura dei documenti e della corrispondenza appoggiata sui tavoli, lasciata li a raffreddare dopo l’ennesima risposta di scherno del tal professore che, per pregiudizio, decide di ignorare le scoperte della Greene. Un’opera completa, significativa, elegante e profonda, un piccolo mondo in cui perdersi, rilassante e meraviglioso, avvolgente e profumato.

Un perfetto rifugio dove la mente è sempre stimolata, incuriosita ma senza stress.

quanto spendere
20 /25€
bignami per pigri
Dai è praticamente The Witness col pollice verde. Fattici un giro.
top&flop
> Un puzzle game investigativo nella campagna inglese, what else?

> Prendete un antistaminico se siete allergici
Ne vuoi ancora? Nessun problema...