Beh, se non hai mai sentito parlare di Sialon 02, vuol dire che non hai seguito il Proxi GDR. Che a questo punto possiamo dirlo, non è altro che una tanto elaborata quanto inutile campagna marketing long shot per promuovere l’ultimo libro di Fabio “Scalo” Scalini. Ha assolutamente senso, una cosa del genere: l’universo narrativo in cui Sialon 02 è ambientato è potente, perché limitarlo alle pagine di un libro? È precisamente quello che andiamo a cercare, quando i videogiochi incontrano un altro medium. Esperienze ludiche ambientate in un immaginario che c’è rimasto dentro, al punto da volerci entrare noi stessi, in qualche modo.
Lasciamo per un attimo da parte quello che sta succedendo su Giove. Torniamo sulla Terra. Una Terra plausibile, spaccato di un futuro che potrebbe tranquillamente essere. L’Uomo che sfida Dio da quando ne ha ideato la figura, finalmente riesce a sintetizzarne l’essenza: nascono le ASI, Super Intelligenze Artificiali che superano la capacità di pensiero biologica, al punto da non permettere alle limitate entità basate sul carbonio di capire i loro ragionamenti. Divinità in piena regola, ma che invece di ribellarsi al loro basso fattore decidono scientemente di barattare la loro libertà con il potere assoluto su realtà simulate. Le ASI preferiscono la Realtà-100 simulata dal Virtuatrone alla mediocre Realtà Reale, soggetta ai limiti della fisica e a chissà quante altre catene che non riusciamo a percepire. Perché? Nemmeno il tempo di chiedercelo ed ecco che Sialon 02 entra nel vivo. Dio ci abbandona, senza nemmeno dirci perché. Senza nemmeno lasciarci un’alternativa, un Vicario, nemmeno uno stronzo a raccontarci menzogne in sua vece.
Cosa succederebbe al mondo, se improvvisamente l’aspetto cui affidiamo completamente le nostre vite diventasse la variabile impazzita? Ce lo chiediamo da che abbiamo inventato i computer. È una paura che esorcizziamo, sovrastimiamo anche. Ve lo ricordate il Millennium bug? Ecco, Sialon 02 è la storia del prossimo Millennium Bug, solo che questa volta il pericolo non ha data e semplicemente non siamo pronti ad affrontarlo.
È una storia che in sottofondo affronta anche il tema del ruolo dell’essere umano, in una società che può fare perfettamente a meno del sudore della sua fronte per funzionare. Perché Edea non avrebbe la visione che ha della vita, e non farebbe quello che fa, se la sua vita fosse soddisfacente. Se avesse uno scopo, uno scopo vero, se sentisse di poter fare anche solo nel suo piccolo la differenza. E invece va tutti i giorni a lavorare con la consapevolezza che il lavoro è solo un modo come un altro di tenere la popolazione attiva, schiava in un certo senso. Una vecchia abitudine dura a morire, retaggio di un’altra epoca che però nessuno ha pensato di sostituire, perché è un modo facile per evitare che qualcuno pensi troppo. Rifletta sulla sua condizione e capisca che non ce l’ha più, un posto nel Grande Ordine delle Cose. O forse sono io che sto proiettando troppo di me stesso su Edea, perché non riesco a smettere di giocare con Sialon 02 nemmeno quando lo sto leggendo, invece di ruolarlo. Però per me è sempre stato così, le più grosse cazzate – i più grossi rischi – che mi sono preso nascevano dall’insoddisfazione. Ed Edea è profondamente insoddisfatta.
È una storia che vi consiglio, in due parole. Non perché Fabio è un personaggio ricorrente di Gameromancer, e per pagargli il gettone di presenza sponsorizziamo qualunque cacata decida di defecare sull’Internet. No. Semplicemente perché quando si parla della cacca di Fabio Scalini, siamo un po’ coprofagi.