Monografia: Ninja Theory
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Tutta la storia di Ninja Theory in un’ora di podcast monografico…

Cambridge, Inghilterra, 2000. Dopo essere stati acquisiti da Argonaut Games lo sviluppo di Kung Fu Chaos procede spedito. La demo è pure piaciuta un sacco ai Microsoft Game Studios, alla disperata ricerca di qualunque titolo possa permettere di lanciare Xbox in grande stile. 

Stacco.

Los Angeles Convention Center, California, 2018. In 17 anni è successo di tutto. È successa la vita. Just Add Monsters è diventata Ninja Theory, ha lavorato con PlayStation e con Namco Bandai, ha messo le mani su una Proprietà Intellettuale pesantissima come Devil May Cry. Delusa dalle logiche di un mercato che non li premia, va indie. 

E finalmente il mercato premia. Premia al punto che adesso non si sta parlando di prendere un po’ di dollari dai Microsoft Game Studios. Si sta parlando di essere i Microsoft Game Studios. E all’E3 del 2018 Just Add Monsters torna a casa con un altro nome.

Io in tutto questo c’ero. Non a Cambridge, e neanche a Los Angeles

C’ero su Xbox quando Kung Fu Chaos finiva dentro uno di quei vecchi cestoni con i Doppia-A malcagati in al Panorama di Marghera, trasformando i 10 o i 15 euro spesi per portalo a casa con me in una marea di ore di gioco con mio fratello.

C’ero su PlayStation 3 quando era Nariko a dover vendere una macchina che non voleva comprare nessuno, rimanendo prigioniera di quel Cell mai davvero capito dagli sviluppatori. C’ero anche quando con la loro interpretazione di Viaggio in Occidente mostravano al mondo che Unreal Engine si poteva utilizzare per creare opere che non avessero quella paletta cromatica spenta tipica della settima generazione.

C’ero quando avevamo deciso di chiamare il Dante di Cambridge Donte o Dino (Dante In Name Only), e c’ero quando avviata la demo del gioco mi sono dovuto rimangiare tutto. 

C’ero pure quando cinque anni più tardi avrei avuto la botta di culo tremenda di ospitare in podcast chi quel Dante molto più Dante di tantissimi “ufficiali” Capcom l’ha diretto e disegnato.

C’ero ovviamente quando è uscito Hellblade l’8 agosto 2017, comprando su PlayStation Store mezz’ora prima che mi arrivasse il codice review da Cambridge. C’ero quando qualche mese dopo Melina Juergens ha vinto un Drago d’Oro agli Italian Video Game Award. Ho un oscuro passato da “giornalista di videogiochi”, non ne vado fierissimo. Ma intanto ho visto Senua dal vivo.

C’ero, e quindi provo a raccontarlo in questa monografia.

Ah, ovviamente sono Pietro Iacullo, “La Voce della Ribellione”.
E questa è la storia di Ninja Theory

Ne vuoi ancora? Nessun problema...