Dark Souls è Pokémon Rosso, un gioco completamente sbagliato che proprio per questo entra nella storia e nelle nostre vite. Solo che poi decide di rimanere lì, stagnante, aggrappato a quelle che sono le sue caratteristiche incapace di evolvere oltre.
E quando From Software osa provarci ci girano pure i coglioni, perché ommioddio i tutorial a schermo in Sekiro dove andremo a finire con sta accessibilità a tutti i costi.
Andrà meglio col prossimo capitolo, vedrai. In fondo Dark Souls II non è così male, se stringi gli occhi hai la stessa vibra del primo e alla fine oh è quello che voglio. Un giochino nominalmente nuovo ma che in realtà suona come quello che ho già giocato mille ore, perché è usato sicuro e non c’ho cazzi e non c’ho tempo di provare cose nuove.
Poco importa se è l’anticamera del non amare più i videogiochi.
Siamo arrivati al punto che pur di rimanere nella zona di comfort ci copriamo Ultrasole e Ultraluna. Terza e quarta versione dello stesso cazzo di gioco.
È 30 anni che ci dice che da grande vuol fare l’RPG e non succede mai. La formula rimane quella. Metti le prove al posto delle palestre e ti inventi le Mega, le Ultra, le Mosse-Z e i Kaiju giganti.
La stessa merda impiattata in modo diverso, solo che ormai sei assuefatto da sette generazioni di abusi.