Partiamo ubriachi di cinema in questa recensione di Killer Queen Black… E di anche di vodka. Io non so chi di voi ha visto Oktjabr del maestro Sergej Michajlovič Ėjzenštejn. Sappiate che il film è importantissimo, per carita, ma vi assicuro che le palle vi diventeranno talmente grandi che copriranno tutta la vostra visuale sul film. Questo titolo non è da meno. Sarò subito schietto e rompicoglioni: il gioco è un casino tremendo e dopo aver giocato vi sentirete una voglia matta di sfornare figli a ripetizione. Sono il vostro unico patrimonio, ricordatevelo. Ma Killer Queen Black non condivide con il film russo solo la confusionaria pallosità, ma tutta la fallimentare organizzazione del governo comunista. E sapete che c’è? Loro hanno fatto un casino? e Io allora vi strutturo la rece a caso. Vediamo chi è più stronzo.
Ci sono tre modalità di vittoria in questo multiplayer online, che porco il cazzo ha solo questa modalità mannaggia a loro: Militare, Lumaca (tranquilli ne parliamo) e Economica. INDOVINATE QUAL È LA PIÙ INUTILE. DAI. FORZA… Bravissimi! Quella Economica! Proprio come i Piani Quinquennali di quei mattacchioni con il colbacco!
Oooh quanto nessuno si concentra nel raccogliere quelle bacche e portarle alla base. NESSUNO. Solo io. Perché sono un borghese di merda, e quindi mi faccio il gruzzoletto per l’inverno. Ma la rivoluzione dopotutto l’hanno fatta i contadini, non gli studiati, che ne sanno loro.
So benissimo che il vostro occhietto vispo è caduto sulla parola “Lumaca”, lumaconi che non siete altro. BLINK, BLINK. Ma si tratta davvero di una Lumaca e non di qualche supercazzola cyberpunk delle nostre. Una Lumaca Racer, che deve tagliare il traguardo e far vincere istantaneamente la squadra che… Vabbè ma davvero? Cioè non voglio neanche finire di spiegarvi sta cosa, è nosense, è trashume raro. UNA CAZZO DI LUMACA. Sono convinto che abbiano leccato gli ipnorospi di Futurama prima di pensare a sta roba.
E in tutto ciò, se non ve ne foste accorti, siamo già a due modalità di vittoria all’interno di un gioco multiplayer arena online. Voi direte: “Ma saranno in mappe distinte come i giochi sani mentalmente.” E invece col cazzo! Sono tutte presenti in ogni singola mappa.
Mmh… Mi sa che già si inizia ad intravedere il macello che è una partita a sto gioco… Proprio come il montaggio sperimentale del regista russo all’epoca! Sono riuscito a trovare un parallelismo pure qua! Non è che sotto sotto sono comunisti per davvero gli sviluppatori?
Ma arriviamo alla ciliegina sulla torta. Quella cosa che fa da cornice a tutto il titolo. Quella cosa che è pure nel nome. La Queen e la modalità di vittoria Militare.
Rispondete a questa domanda: a cosa sono serviti i nobili russi durante la rivoluzione proletaria di inizio novecento in Russia? Se avete risposto “ad un’emerita ceppa”, vi informo che siete su Chi Vuol Essere Milionario e avete appena vinto un milione di soldi GR con la faccia di un uomo baffuto molto /pornobaffo sopra.
E quindi, proseguendo il parallelismo, a che serve la regina in questo gioco? Non vi do neanche la risposta. Ditela da soli davanti allo specchio. Così, per sentirvi intelligenti e ricordarvi che la vita fuori è solo un grande arcipelago gulag.
Non preoccupatevi. Non cercate su Google. Morirete prima di poter capire chi siete e dove vi trovate. Un po’ come succede su Killer Queen Black se comandate la regina. Una bara semovente con le ali.
Cosa abbiamo capito da questa recensione di Killer Queen Black? Abbiamo capito che: il proletariato è la cosa più forte del mondo, perché uccide regine come non ci fosse un domani e cavalca lumache giganti, e che gli sviluppatori sono degli estimatori del montaggio analogico di Ėjzenštejn in Oktjabr e volevano farci rivivere quelle sensazioni.
Ora che ci penso Oktjabr sono stato costretto a vederlo per fare qualcosa nella mia vita, e anche questo gioco sono stato costretto a giocarlo per lo stesso motivo… I parallelismi iniziano ad essere un po’ troppi…