Prendete Don’t Starve, levategli il completo goth e vestitelo da libro illustrato per l’infanzia, con adorabili topolini protagonisti. Togliete un po’ difficoltà e metteteci al suo posto le storie di altri personaggi, che come voi devono sopravvivere all’inverno.
Winter Burrow è tanto morbido nelle sue meccaniche quanto affilato nel portarti il dolore degli animali che si trovano sparsi per il bosco. La nostra sopravvivenza diventa quindi una responsabilità, perché se non ci siamo noi ad aiutarli, nessun altro lo farà.
Il senso di progressione quindi passa per gli strumenti con cui affrontiamo l’imparziale ostilità della natura ma anche per i rapporti che intessiamo con gli altri comprimari.
Leggero come la neve, coinvolgente quanto una fiaba.
E ogni tanto, duro quanto un addio.
Questo articolo è frutto dell'iniziativa Crowdsourcing sovversivo di Gameromancer. Che è 'sta cosa?