Mi sono proprio divertito giocando How 2 Escape: Lost Submarine. Ma proprio tanto. E la cosa che mi è piaciuta di più è che potevano semplicemente fare una copia del primo How 2 Escape, cambiare setting e qualche enigma e via. Invece le criticità del primo sono quasi state tutte risolte mantenendo la semplicità di approccio che avevo già elogiato. Insomma: un seguito di tutto rispetto che mantiene dove deve mantenere e migliora dove deve migliorare, soprattutto lato grafico.
Ma andiamo con ordine altrimenti non si capisce un cazzo. How 2 Escape: Lost Submarine come avrete potuto intuire è un’escape room, nello specifico una escape room cooperativa asimmetrica. Quante parole. Allora: un’escape room è una stanza (in questo caso sono più stanze una dopo l’altra) con degli enigmi da risolvere in sequenza in un tempo definito (di solito un’ora). Se non avete mai fatto un’escape room dal vivo correte a farne una che sono una figata pazzesca. Cooperativo perché si gioca in due persone e asimmetrico perché queste due persone anche se stanno risolvendo lo stesso enigma non hanno davanti gli stessi elementi ma, di solito, pezzi del puzzle diversi che insieme portano poi alla soluzione.
Bene, in questi giochi due sono le cose importanti: la chiarezza e la difficoltà degli enigmi e l’accessibilità lato comunicazione. How 2 Escape a livello di accessibilità è probabilmente l’esponente migliore dell’intero genere: ti basta una sola copia del gioco per giocare, l’altro deve solo scaricare un’app su qualsiasi dispositivo mobile o su pc, inserire il codicino per ogni stanza che si sta affrontando e via: i giocatori sono pronti. A livello di comunicazione ancora meglio: ti dicono direttamente di o stare nello stesso luogo, che vabbè anche grazie al cazzo, o di scaricare Discord, mettendo a disposizione anche il loro canale per chi cerca persone con cui giocare. Che poi è ovviamente una mossa per accrescere la community, ma questo per quanto mi riguarda va benissimo visto che aiuta concretamente l’utente, non come obbligarti a fare un account per accedere ad un gioco…
Comunque, questa roba ci stava già nel primo e per fortuna non hanno toccato nulla. Il vero problema erano i puzzle. Alcuni erano veramente incomprensibili e non avevi alcun appiglio visivo per capire che cosa si dovesse fare. Poi, da una parte tu vagavi in questi vagoni cercando robe, dall’altro il compagno con l’app aveva soluzioni limitate e a volte imprecavi, non potevi fare altro. Qui non solo sono ben chiari i puzzle da risolvere in una stanza, hai anche sempre sotto gli occhi il timer e ogni cazzo di enigma ha appiccicato sopra un post it con un code. Così vai, risolviamo questo, tu con l’app scrivi sto codice e hai a schermo tutti gli elementi che ti servono per partire. Perché questa strategia ti aiuta solo a trovarli i pezzi da risolvere, ma mica sono più semplici, anzi, rispetto al primo più volte ho rischiato di non finire in tempo la stanza. Quindi attenzione a confondere semplicità con l’evitare di farmi smadonnare i santi perché non trovo quella valigetta di merda.
I difetti però ci sono, ovviamente, il primo fra tutti è che sì belli gli enigmi ma potevano avere una spinta in più. Alla fine per chi ha giocato tanti puzzle game sono quasi tutti riconducibili a pattern classici. Il che non è necessariamente un male, ma ecco, bastava un passo in più. E poi la trama molto più debole. Nel primo avevi questa costante presenza che ti mandava messaggi, sentivi la tensione di risolvere tutti gli enigmi prima dell’evento catastrofico, e anche la divisione tra i due giocatori aveva senso: chi stava sul treno si cagava in mano perché rischiava di morire e tu che proprio di trama usavi un cellulare potevi aiutarlo solo con quel cellulare. Qui si, ok, devi evitare che i militari facciano casini come al loro solito, ma chi sale sul sottomarino si trova davanti situazioni già successe e chi invece aiuta è un generico tizio della base che comunica cose. Manca l’adrenalina, la minaccia, insomma la forza narrativa che aveva il primo.
Al netto di tutto la saga (perché ormai è una saga) di How 2 Escape mi piace molto. Spero sinceramente che facciano nuovi capitoli fighi perché il materiale c’è e sono molto capaci, si vede benissimo.
E poi diciamocelo: farti giocare con lo smartphone ad un’escape room è una trovata tanto pazza quanto geniale.