L’arrocco (persiano: rōkh) (sostantivo maschile, derivato di arroccare) è una mossa particolare nel gioco degli scacchi che coinvolge il re e una delle due torri. È l’unica mossa che permette di muovere due pezzi contemporaneamente nonché l’unica in cui il re si muove di due caselle.
Wikipedia (perché sono un pigro di merda)
“Vieni su Discord?”
“Sì, dai.”
“Ottimo, che dobbiamo fare una roba.”
“A che giochiamo?”
“In realtà devo finire questo giochino e mi servirebbe una mano.”
“Ok… condividi lo schermo.”
“Bene, vedi?”
“Sì, degli scacchi.”
“Esatto.”
“Me lo spieghi?”
“Sì, solo un secondo che sistemo le cuffie, tu nel frattempo goditi la musica.”
“In effetti è molto carina“.
Passa un tempo indefinito con la schermata del gioco fissa sul menu.
“Eccomi.”
“Ce ne hai messo di tempo.”
“Sono andato a prendere dell’acqua.”
“Vabbè, spiegami un po’ ‘sto gioco”
“Allora, come vedi hai diversi quadri con un tot di livelli. Ogni quadro viene introdotta e reiterata una nuova meccanica. Chiaramente il primo livello sarà il più semplice mentre l’ultimo il più difficile. Cosa ti suggerisce questo schema?”
“Un puzzle game.”
“Bravo.”
“E gli scacchi?”
“Ecco, come sai è vero che i puzzle game introducono meccaniche nuove ma partono comunque da una base, che impari, di solito, nel tutorial. Qui sai che il tuo obiettivo è mangiare il Re nel minor numero di mosse possibili e che i pezzi in mappa si muovono come gli scacchi normali.”
“Ok, quindi il Cavallo a L, l’Alfiere in diagonale, il Pedone mangia solo in diagonale e via discorrendo. ”
“Bravissimo.”
“Però hai mosso il Pedone di due spazi e non di uno.” “
Esatto, come quando cominci la partita.”
“Ma lo hai fatto di nuovo.”
“Ecco, questo ha stupito anche me. Perché io ho sempre visto il Re e il Pedone come due pezzi in contrapposizione: entrambi si possono muovere di uno spazio solo e entrambi possono mangiare a distanza di uno spazio. L’uno, il Pedone, è l’attacco, può andare solo in avanti, sempre, a testa bassa. L’altro, il Re, può mangiare ovunque ma tutti i suoi movimenti sono pensati principalmente per nascondersi. le uniche due eccezioni per entrambe le pedine sono il movimento iniziale del Pedone e l’arrocco del Re. Entrambe queste due mosse superano i limiti imposti dalle regole e permettono di far muovere i pezzi di due spazi. Uno in modo ancora più violento, l’altro, invece, si nasconde. Qui però il Pedone ha la totale libertà di decidere se muoversi di uno o due spazi, mentre il Re non può né attaccare né arroccare. È come se fosse immobile alla mercé del suo destino. È come se avesse già fatto il suo arrocco e aspettasse inerme la morte. Questa cosa è affascinante perché trasforma la pedina considerata più inutile dalla gente comune in quella più forte, dando semplicemente la possibilità al giocatore di fare una scelta in più.”
Cala il silenzio. Forse la frase finale ha aperto la mente dei due amici. O forse è talmente ridicola da non meritare risposta.
“Sì… eeeee senti: le corone in alto invece? Con quel numero?”
“Ecco, come ti dicevo, l’obiettivo è finire il livello con il minor numero di mosse possibili.”
“Ok, quindi ci sono più strade e alcune di queste porteranno ad un minor numero di mosse. Affascinante, ti spinge a migliorare.”
“Ehm… circa. Sicuramente ti spinge a migliorare, ma il numero più basso che vedi in alto è il numero più basso che puoi ottenere. Tutti i livelli sono pensati intorno ad un unica soluzione perfetta e non si può in alcun modo scendere né migliorare rispetto a quella cifra, al massimo puoi metterci più mosse ma non prendi le 3 corone.”
“Cioè, aspetta, mi stai dicendo che quel 12 fa riferimento alle dodici mosse che risolvono il livello nell’unica soluzione a dodici mosse presente.”
“Esatto, è un puzzle game puro. Niente strade alternative: sbatti la testa finché non trovi quella giusta.”
“Figo cazzo. Senti, spiegami un po’ le altre meccaniche così ti aiuto a fare il minor numero possibile in qualche livello dove sei stato scarso. ”
“Faccio prima a fartele vedere, anche perché il gioco ha una manciata di livelli, quindi non è così difficile entrare nel mood e capire cosa bisogna fare.”
“Ok, allora ho un’ultima domanda prima di cominciare: perché non lo trovo sul Play Store?”
“Eh… Boh. Il gioco sarebbe perfetto su mobile. Chissà, forse in futuro lo porteranno.”
I due rimangono in silenzio per qualche minuto. Il cursore del mouse immobile sulla base del Pedone. Poi. come fossero risvegliati da un sonno profondo, riprendono a giocare e a parlare, fino a notte fonda.