Ep. 95: ‘Sto cazzo per i like.
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Se lo facessi per i like farei pompini a tutti quanti.

Un gioco al giorno per raccontarvi quanto era bello, quanto era fico, quanto spaccava Medievil pure se era una merda solo perché lo abbiamo giocato da piccoli. Racconti alla gente quello che si vuol sentire dire e le interazioni arrivano a pioggia: in un mondo dove siamo disposti a pagare 80 cazzo di euro per il remake di The Last of Us ti pare che una ode che puoi condividere gratis non abbia mercato?

Se lo facessi senza crederci eviterei di fare il femminista. Perché sì, che bello quando caghi il contenuto inclusivo che viene repostato da tutti per fare washing delle proprie coscienze. Solo che poi finisci sul libro nero di gente che di nero c’ha soprattutto la camicia e allora ecco che arrivano gli insulti, le minacce di morte, le istigazioni al suicidio. E se non ci credi davvero dopo una certa molli.

Se lo facessi per le attenzioni non me la prenderei con i cadaveri. Perché a nessuno frega una sega di SpaccioGames, di IGN, del sito di giochini che apri solo quando te lo propone Google mentre stai sulla tazza. Chissà come mai quando me la prendo con Mentana, con Pillon e con Cangini quest’argomentazione però fa la stessa fine di Matteo Renzi davanti ad un referendum.

Magari sbaglio. Magari vorresti una roba più professionale, meno spiegata, più figlia dei tempi tuoi. Però questi sono i tempi nostri. I nostri modi e le nostre battaglie. Quelle che voi avete perso lasciandoci l’incombenza di trovare una parvenza di senso in questo casino.

Per cui magari sbaglio. Ma forse dovresti darmi una cazzo di mano invece di bagnare il letto ogni volta che si prova ad affrontare un problema.

Ne vuoi ancora? Nessun problema...