Ep. 77: Dark Souls è megl’e Pelè
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Scegliere un solo videogioco come più importante di sempre è come pretendere di decidere se per l’umanità è stata più importante l’invenzione della scrittura o quella della ruota. Tetris è il primo grosso fenomeno di culto del medium, un Vangelo secondo Pažitnov per portare il Verbo di Game Boy in tutto il mondo. DOOM ha inventato un genere, causato perdite per miliardi di dollari e dato il nome a un disturbo neurologico prima che la VR lo rendesse mainstream.

Half Life ha distrutto l’Impero creato da Carmack e Romero permettendo allo Sparatutto in Prima Persona di diventare quello che è oggi e Super Mario 64 ha spiegato come si facevano i giochi in 3D a gente che si ostinava a farti giocare Crash Bandicoot con le freccette.

L'unico modo per ridurre una storia – una qualsiasi, inclusa quella dei videogiochi – ad un solo momento è risalirne al Big Bang. Once, there was an explosion...

L’unica cosa ancor più sbagliata che decretare un solo videogioco come il più importante di sempre è farlo fare al pubblico. Quello che ha scelto Barabba e sputato sull’effige di Metal Gear Solid 2, quello che non si rende conto che piaccia o no Fortnite è il videogioco più importante degli ultimi 15 anni e che il primo The Last of Us è una sola. Quello che ci ha messo 10 anni a capire Dark Souls e adesso esagera per compensare, incapace di riconoscere che fino a questo momento nessuno è riuscito ad avvicinarsi a From Software. Nemmeno From Software stessa.

Chiunque pretenda di parlare del più grande videogioco di sempre i videogiochi non li ha mai capiti davvero.

Ha capito sicuramente noi giocatori, che di ‘sta stronzata abbiamo parlato tutta la settimana, ma mette il medium a servizio di logiche che col medium c’entrano zero.

E quindi fanculo agli Oscar e a qualunque altro evento di gala che ha la pretesa di essere spettacolo a scapito cultura.

Ne vuoi ancora? Nessun problema...