Ci hai mai fatto caso che ogni Milan-Inter è anche Sony vs Nintendo? Perché PlayStation è sempre stata la console operaia, quella che 299$ perché è la macchina del popolo anche se poi le altre costano meno e il tuo presidente è Berlusconi.
Perché Nintendo è sempre stata un’azienda a condizione familiare, Yamauchi che in kanji si scrive come Moratti.
C’è l’anno del triplete di Wii e DS, dove quel derby lo potevi perdere solo in sei perché in sette l’avresti portato a casa lo stesso. La Leomuntada del 2011 che diventa un nulla di fatto perché figo Breath of the Wild, ma quegli altri hanno Pato che fa una doppietta alla Naughty Dog.
Sarà che l’essere milanista non mi ha mai impedito di ammirare Adriano e Recoba allo stesso modo di come sto in fissa per Bowser’s Fury nonostante PS5.
Sarà che ho vissuto il calcio, quel calcio, quello dei miei primi 20 anni, con la stessa intensità con cui vivo ancora i videogiochi. Contento di poter veder giocare il Fenomeno quando era davvero un fenomeno anche se aveva addosso la maglia sbagliata. Incazzato per la boria che ti porta a farti rimontare a Instanbul, la stessa boria che ti fa pensare che PS3 a 700€ sia una buona idea.
Penso a Massimo Moratti e a quanto ha amato quei colori così diversi dai miei e non ce la faccio a non sentire lo stesso rispetto che sento per Iwata.