La televisione ha influenzato i videogiochi molto più del cinema. Non il medium televisivo, proprio il macchinario. Non ci facciamo mai caso perché è un’influenza per sottrazione, qualcosa che non si vede e quindi parla per vuoti. Non fossimo passati prima al Plasma e poi all’LCD adesso i videogiochi sarebbero molto diversi. Probabilmente non ci sarebbe l’HUD, per dire. Perché su CRT tenere gli stessi pixel immobili per un sacco di tempo causa molto più burn-in rispetto ad un altro pannello e insomma, se chiedi ad un’azienda di giochini di scegliere tra una class action e lo sviluppare il gioco in modo da non rompere il cazzo alla gente si prende la seconda strada. A meno che si stia parlando di CD Projekt Red, ok.
Anche il passaggio da 4:3 a 16:9 non scherza, eh. Cambiano le cinematiche, cambia lo spazio che c’è a disposizione frame dopo frame, inquadratura dopo inquadratura. In qualche caso diventa impossibile adattare i giochini vecchi ai pannelli nuovi. Full Throttle aveva un’enigma basato sul fatto che l’immagine fosse in 4:3. Lo porti in 16:9 e non è più un enigma.
La tecnologia ha cambiato i videogiochi. O i videogiochi hanno cambiato la tecnologia, boh. Non lo so.