In questa puntata di Gameromancer:
Prima puntata del 2019 per Gameromancer. Prima puntata ospitata direttamente su Gameromancer.com, lo splendido sito videoludicamente scorretto del podcast videoludicamente scorretto condotto da un tizio videludicamente scorretto (che sta praticando autoerotismo digitale dall’inizio del paragrafo). Il modo migliore per iniziare? Far palesare in puntata l’autore che ha tenuto compagnia al tizio di cui sopra – sempre digitalmente parlando – durante le ultime ferie natalizie, fungendo da defaticante dopo aver partorito il sito videoludicamente scorretto di cui sopra. Fabio Scalini, autore di Mordraud, entra in puntata per parlarci della sua tetralogia appena giunta alla conclusione, per darci davvero tanti dietro le quinte sul suo lavoro di scrittore e per parlare del ruolo delle citazioni e delle influenze in un’opera di intrattenimento. O d’arte. O culturale. Insomma, quello che volete. Il tutto condendo le sue parole con un’ignoranza adattissima allo show – segno che ha studiato, prima di dire si a Gameromancer – mai raggiunta da nessun altro ospite. Segnamoci il nome, perché questo va sicuramente ricontattato.
Il resto del cast è il solito: Pietro “Pippo Baudo” Iacullo alla conduzione, Guido “sono tornato” Avitabile a fare la seconda voce, Filippo “Veschipedia” Veschi ad alzare il livello della discussione e Stefano “che ci faccio qui?” Calzati in mezzo ai coglioni a dispensare perle. Chiude il regista Antonino Lupo, tirato di forza in mezzo perché è quello che vorrebbe fare lo scrittore nella vita e blastato più e più volte da tutti. Ospite incluso (si, è un puntatone. Non dovete perdervelo!).