In questa puntata di Gameromancer:
L’annus horribilis di Gameromancer continua con un altro puntatone di livello assoluto: dopo aver ospitato le sonorità vocali di Michele “Sabaku no Maiku” Poggi e aver sfiorato l’argomento Metal Gear, la diciottesima puntata del podcast videoludicamente scorretto torna a terrorizzare l’etere schiantandosi di faccia contro la figura di Dio in persona – o quantomeno, dell’essere che pad alla mano ci va più vicino: Hideo Kojima. Genesi e caduta di un mito del nostro tempo, quello di Big Boss e del Tactical Espionage Action di Konami, dagli inizi in era PlayStation pronti ad alzare l’asticella fino alla Sagrada Familia di incompiutezze di The Phantom Pain, passando per gli altri capitoli e approcciando di sfuggita anche il dopo Kojima (leggasi: Metal Gear Survive, attualmente in fase di recensione).
Ospite per l’occasione, a mantenere la promessa fatta in onda durante la grande litigata a tema Nintendo, Emanuele “Nerdocracy” Gregori, pelato per scelta (come si è auto-definito) direttamente dall’omonimo canale Twitch. Questa volta, nonostante le paure iniziali del conduttore e webmaster Creative Director Pietro Iacullo, non scoppia nessuna faida e l’oretta di puntata scorre tranquilla, tra una perla e l’altra del solito Filippo “Veschipedia” Veschi, un redivivo Luca “VengoAnchIo” Mazzocco e un polemico Gaetano Lombardo che se la prende con il finale di Metal Gear Solid 4. Puntata ovviamente dall’alto tasso di spoiler
e da ascoltare rigorosamente dopo aver approcciato tutta l’opera di
Hideo Kojima per intero. O anche no, noi vi abbiamo avvertiti in ogni
caso.