Ep. 114: Non si inventa più niente signorə miə
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“Ubisoft avrebbe proprio bisogno di innovare se vuole salvarsi.” Ziə, che cazzo stai dicendo?

Ubisoft i soldi veri li ha fatti con i Just Dance e gli Asassin’s Creed. Non di certo con le idee dietro ai Valiant Heart, ai Child of Light, ai Prince of Persia che dopo una trilogia entrata nell’immaginario collettivo rebootta tutto e stravolge la formula. Pagando per le colpe di noi tuttə che abbiamo preferito ̶E̶z̶i̶o̶ ̶A̶u̶d̶i̶t̶o̶r̶e̶ Barabba come un Gesù Cristo con 2008 anni di lag.

Ubisoft non deve innovare per salvarsi. Anche perché nei videogiochi cosa si può innovare ancora?

È un medium giovane, certo. Ce lo ripetiamo ossessivamente ogni volta che nasce qualche problematica come se questo bastasse ad assolverlo, ad assolverci. “Vedrai che dopo i trenta”. I videogiochi però hanno scollinato i 50, e sono 50 anni che pesano molto di più dei 100 e rotti del Cinema. Perché sono 50 anni vissuti in una società più frenetica e avviluppati alla tecnologia, e quindi cicli di vita più corti e novità vere o presunte ogni anno. Gli anni del videogioco vanno contati come gli anni dei cani, per cui sì, il medium è giovane e ne ha viste tante.

Oggi innovare non vuol più dire inventare. È riscoprire vecchie idee e far vedere come farle funzionare oggi. È remixare. Combinare. Reinventare la ruota mettendo in discussione l’idea che il design perfetto sia quello del cerchio.

Non si fanno i soldi facendo queste stronzate. From Software ha inventato i Souls 10 anni fa, c’è voluto Elden Ring (il QUINTO tentativo) per renderli pop.

Sai come può salvarsi Ubisoft? Togliendo la testa dal culo.

Evitando di puntare su cavalli zoppi come Skull and Bones e di sacrificare idee buone come Watch Dogs e Riders Republic proponendole sul mercato malissimo. Smettendo di mercificare Assassin’s Creed che è un grandissimo livellatore, e potrebbe essere ancora più grande se non dovesse uscire con dei contenuti ogni pochi mesi cementando l’idea che sia sempre la solita minestra.

Ubisoft soprattutto adesso avrebbe bisogno di ricostruire la fiducia che aveva una volta.

Fiducia che passava anche dai Valiant Hearts e dal rinascimento di Rayman con Origins e Legends. Da progetti più piccoli ma dannatamente quadrati, che forse proprio per questo potrebbero provare a reinventare la ruota. Poi per gli AAA da fantamilioni di dollari di sviluppo c’è tempo, soprattutto se non mandi a puttane le due serie che sono rimaste ancora in piedi nonostante tutto.

E quindi no Guillemot. La palla è nella tua metà di campo. Datti una svegliata.

Ne vuoi ancora? Nessun problema...