Perché se da una parte sono consapevole e condanno le truffe che avvengono su Store online come steam, dall’altra mi fa incazzare che invece di prendere provvedimenti (come fa Epic, però sssh non dirlo troppo forte che la gente si stranisce) si lascia libera l’utenza di decidere di riprendere i soldi (che comunque devono rimanere nel portafoglio di Steam, sti stronzi) senza dover mettere realmente una motivazione.
Sì, perché la finestra che si apre quando si fa il refund è una supercazzola gigante. Puoi letteralmente mettere qualsiasi cosa e comunque avrai il tuo refund. E questo cosa comporta? Che si possono restituire sicuramente giochi rotti, ma si possono restituire anche giochi che durano meno di due ore anche se sono tutt’altro che non funzionanti. Bella la democrazia con il culo degli altri eh? Perché fare un controllo qualità prima della pubblicazione sullo store, quando puoi dare tutto in mano ad un’utenza che si compra un titolo per giocarlo un’oretta con lo streamer di turno, per poi refundarlo a live terminata?
E poi ci si lamenta dei giochi lunghi, o del budget speso solo nelle prime due ore di gioco. E grazie anche al cazzo, finché ci comportiamo da bulimici questo ci meritiamo. Ti pare che fare un refund faccia male agli sviluppatori? È come non avergli comprato il gioco no? Andiamolo a dire a quelli che hanno portato i dati di vendita al commercialista il giorno prima e il giorno dopo si ritrovano con il 30% di refund su Steam. Andiamo e diciamogli che è come non aver comprato il gioco mentre pagano le tasse su soldi che non hanno mai ricevuto.
Ma tanto l’utenza PC è abituata a essere stronza. Comprano chiavi illegali su siti di dubbia provenienza per non spendere due euro in più, e poi si lamentano se i siti autorizzati applicano l’IVA.
Il popolo ha scelto di nuovo Barabba.