DLC #55: Prega per Prey
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Chi ha ammazzato Prey?

È troppo facile ridurre tutto al marketing quasi inesistente, ai trailer buttati sul canale Youtube di Bethesda titolandoli “trailer di lancio” senza manco il nome del gioco. Troppo facile parlare solo di quella scellerata demo che mostra le due ore peggiori dell’esperienza, che incidentalmente sono anche le prime, quando bastava concedergli altri 10 minuti di screentime per far innamorare chiunque stesse dall’altra parte dello schermo di Talos I.

Prey l'abbiamo ucciso noi stessi. Il resto sono alibi che ci raccontiamo nella speranza di rendere il delitto perfetto

“Era sbagliata la finestra di lancio”. “Avevo appena comprato Nintendo Switch, potevo mai spendere altri 70€?”. “Non c’erano manco le recensioni al lancio, ho sentito subito puzza di merda”. Tutte cazzate. Quando mai abbiamo ascoltato davvero le recensioni prima di decidere se comprare o no qualcosa? E ok, il 2017 è l’anno di Breath of the Wild/Horizon Zero Dawn/Resident Evil 7/Nier Automata/Bridge Constructor Portal. Potevamo recuperarcelo nel 2018. Nel 2019. In una settimana a caso degli ultimi 2 anni che abbiamo passato chiusi in casa.

Prey è stato ucciso dalla nostra incapacità di uscire dalla nostra zona di comfort, di prenderci il rischio di buttare qualche ora appresso a qualcosa che potrebbe non piacerci.

Col risultato che continuiamo a giocare ancora e ancora giochi tutti uguali mentre pontifichiamo sulla stasi di un mercato nei cui confronti siamo Alberto Stasi.

Ne vuoi ancora? Nessun problema...