DLC #4: Death Stranding, audio-analisi del trailer
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Vi hanno detto di non guardare il trailer di Death Stranding.

Quegli stessi personaggi che non appena è uscito il gameplay ci hanno ricamato sopra per settimane, quel gameplay che Kojima ci aveva chiesto di non guardare, adesso si ergono a paladini dello spoiler.

“Non guardate un trailer fatto apposta per voi, perchè anticipa cose. Non come la mia recensione di 7 pagine sul gioco“.

Il trailer di Death Stranding spoilera? Probabilmente si. Probabilmente ci mostra sezioni di gameplay avanzato, probabilmente ci anticipa una deriva alla Sons of Liberty che fino ad ora non era emersa.

Ma probabilmente sticazzi.

Se vi dicessi adesso che tra 4 mesi incontrete l’amore della vostra vita, rovinerei quel rapporto, quel legame futuro? No, vi racconterei un fatto. Non come questo si collega alla vostra vita.
Non come ci siete arrivati, a poter vivere quel fatto.

Ecco, cos’è il trailer di Death Stranding. Una serie di frasi e fatti e sensazioni private del loro contesto, private del loro percorso. Che è poi quello che dovrebbe essere un videogioco: un percorso.

Perché diavolo non dovrei guardarlo? Perché diavolo, dopo averlo guardato, non dovrei volerne parlare con altre persone, anche fossero tre perfetti sconosciuti un po’ volgari?

Il DLC #4 di Gameromancer nasce perché avevamo l’esigenza di parlare del trailer di Death Stranding. Anche senza saperlo, visto che dovevamo registrare tutt’altro e le parole sono venute fuori da sole.
E se anche tu sei come noi, se aspetti l’8 novembre più del 25 dicembre, allora premi play.

Ne vuoi ancora? Nessun problema...