Benvenuti a questa nuova edizione di “Chi vuol essere Milionario“! io sono David Cage e sono qui per illustrarvi le incredibili novità di questa avventura social-interattiva. Il percorso di Quantic Dream è guidato da anni dall’innovazione e dallo sfidare il concetto stesso di videogioco, oltre a quello di decenza. Questa collaborazione con Mediaset è proprio quello che stavamo cercando.
Ma basta con questi preamboli, andiamo a vedere quali sono le novità di questa edizione. Il concorrente quest’anno ha a disposizione i soliti tre aiuti, ma rivisitati dal mio studio di produzione in modo da portare sui vostri schermi tutta la difference di Quantic Dream. Che mi dicono essere uno dei migliori posti al mondo dove lavorare, nonostante quello che una certa magistratura comunista ha scritto negli scorsi mesi per vendere copie. Invidiosi.
C’è la telefonata da casa 2.0, che innova il concetto di telefonata da casa e la porta al naturale step successivo. Nelle scorse edizioni voi pubblico non empatizzavate, perché la telefonata partiva praticamente in tempo reale; quest’anno invece il concorrente deve fisicamente uscire dallo studio, andare ad acquistare un gettone telefonico, trovare una cabina ancora funzionante (possibilmente non troppo vandalizzata, andiamo in onda in prima serata dopotutto), trovare il numero sull’elenco telefonico, comporlo e infine fare la domanda. Il tutto mentre una telecamera riprende con inquadratura alle spalle le sue azioni di persona qualunque in una vita qualunque, senza nemmeno la possibilità di far correre il concorrente perché diciamocelo, nella vita reale non ci muoviamo sempre correndo a perdifiato come nei videogiochi classici. Sentite già un legame, vero?
Abbiamo sostituito l’aiuto del pubblico con i commenti di Twitch. Attivando l’aiuto, il concorrente potrà vedere cosa scrivete in tempo reale nella chat e giocare di conseguenza. Il brevetto era di Telltale, ma visto che sono falliti in malo modo possiamo sciacallare allegramente tutte le cose che funzionavano della loro formula e montarci sopra la grafica fotorealistica che solo i soldi di Sony Interactive Entertainment Epic Games possono comprare. I bravi artisti copiano, i grandi artisti rubano, e se il fatto di fare Interactive Drama perché lo stesso prodotto al cinema verrebbe ricoperto di insulti, catrame e piume non ci rende artisti, non so cos’altro potrebbe farlo.
Mi raccomando, seguiteci numerosi sulle vostre console ogni sera per una settimana dall’uscita del gioco, finché non vi rendete conto di quanto vi ho fottuto anche questa volta. Per Quantic Dream il rapporto con voi fan è fondamentale, e per questo abbiamo deciso di ripagare anni ed anni di fedeltà esclusiva sotto Sony lasciandovi col cazzo in mano. Ma con la speranza di iniziare a vendere robaccia anche su Epic Store.